Regia di Don Michael Paul vedi scheda film
Che un pugno di soldati di fanteria, senza preparazione specifica, arrivi nel cuore della Germania nazista al collasso e neutralizzi "la bomba atomica" è una divertente storiella da fumetti. Se l'avesse diretta Tarantino, forse l'avrebbe infarcita di soluzioni visive, trovate più o meno geniali o imprevedibili, magari ne sarebbe uscito un film "potabile". In effetti, prendere a calci la storia "vera" e inventarsi le cose più cervellotiche potrebbe essere accettabile sempre che ci si mantenga su criteri qualitativi di buon livello. L'impressione che ho ricavato dalla visione di questo prodotto è quella di un lavoro fatto alla svelta, con lo stesso impegno di chi si appresta a masticare una gomma americana. La cosa più folle del film, a parte il raid a Stoccarda, è adombrare l'idea che gli americani siano arrivati alla bomba atomica non grazie agli sforzi del pool di scienziati e fisici capitanati da Jess Oppenheimer, ma alla cattura di un non meglio precisato Grunewald, scienziato tedesco che era riuscito a fabbricarla. Ma, a guardar bene, tutto in questo film è cervellotico e pieno di nonsense. Il vero elemento chiave è l'origine del film e cioè un videogioco dallo stesso nome. Allora, e solo a queste condizioni, tutto è possibile. Prendiamolo allora come un gioco. Quanto al cinema, beh, lasciamo perdere. Ci aveva provato Raoul Walsh in AVVENTURA IMPOSSIBILE (1942): era talmente impossibile che è uno dei suoi peggiori film. Va bene la propaganda, ma ragazzi...
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