Regia di Alexandre Aja vedi scheda film
Ig e Merrin si amano sin da bambini, crescono insieme e cresce il loro amore.
Una casetta sull'albero in mezzo al bosco è il loro rifugio e sarà anche la tomba per la povera Merrin, che viene stuprata e barbaramente uccisa.
Dell'omicidio viene incolpato Ig, ultima persona ad averla vista.
Ig non ricorda nulla di cosa sia successo, ma è sicuro di non averla uccisa lui. Il suo amore per lei era troppo grande. Nessuno crede alla sua innocenza, né gli amici di sempre né la sua famiglia, solamente Lee- il suo migliore amico- gli crede e decide di difenderlo come suo avvocato.
Sotto stress, sotto processo, sotto accusa, pressato dalla stampa... Ig una mattina si sveglia con due vistose corna luciferine.
Questo l'incipit di un film davvero intrigante. Inizia come un thriller, prosegue come un fantasy grottesco, ma in effetti punta il dito su alcuni aspetti morbosi del nostro vivere di oggi.
Come ci poniamo davanti al male? Quando è riconoscibile senza se e senza ma?
Ig non comprende inizialmente il significato di quelle corna, rimane impaurito e sconcertato dall'atteggiamento delle altre persone alla sua presenza. Davanti al suo cospetto da demone, le persone mostrano il loro lato peggiore, abbandonando tutti i loro freni inibitori si lasciano andare in sproloqui e atteggiamenti morbosi, confessando i loro peccati oscuri i loro segreti, i desideri più malefici.
In questo modo Ig comprende piano piano, con un terribile collage di flash back, cosa sia accaduto realmente a Merrin, e infine chi l'abbia uccisa.
Ig (per amore) si sta trasformando in un demone, per tirare fuori dagli altri la terribile verità, seppellita dalle invidie, dalle vanità, dai rancori che per troppi anni avevano incancrenito i rapporti tra Ig e tutti quelli a cui aveva dato amore, fiducia e amicizia.
Questo è l'aspetto del film che più mi è piaciuto e interessato (e anche divertito).
Non amo particolarmente il genere fantasy, ma in questo caso era necessario per sottolineare l'aspetto e il significato principale del film: “nessuno nasce cattivo, anche Lucifero era un angelo caduto sulla terra”, vittima delle proprie debolezze (aggiungo io).
Aja ci mette del suo. Lo apprezzo di più nel genere horror, lo ammetto, ma credo che il suo occhio abbia salvato un film, che in mano ad altri sarebbe potuto diventare un prodotto esclusivo per teenager, cosa che sinceramente non è.
Il finale è la cosa che ho trovato meno convincente, quasi un compromesso con un certo genere cinematografico più popolare. Mentre tutta la parte iniziale, soprattutto quando Ig “cornuto” incontra via via le persone che si mostrano per quelle che sono realmente, è la parte più originale e buona del film.
Note personali:
Visto da sola, durante una sera buia e tempestosa... ho scoperto l'assassino dopo circa 15 minuti dall'inizio del film, senza bisogno di corna... spero.
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