Regia di Gillo Pontecorvo vedi scheda film
Un film sofferto e che Pontecorvo non ha saputo sfruttare al di là delle coreografiche polemiche con Brando. La storia risente naturalmente del clima post sessantottino e di qualche intellettualismo di troppo calato in fase di sceneggiatura, ma la storia prende ed è efficace, grazie ad un apporto favoloso di Marlon Brando che è la colonna portante di tutta il film. L’operazione fu coraggiosissima, produttivamente parlando, sceneggiatura firmata dal grande Solinas , ma anche dal mediocre Arlorio. Locations bellissime fanno da cornice ad un trama, diretta con diversi luoghi comuni.
Una storia non priorio originale che rucalca certi western all'italiana, magari con una sceneggiatura e regia più appropriata poteva diventare un capolavoro
Morricone dà tutto il suo impeto anche necessario
E' il regista di Kapò e e La Battaglia di Algeri, dopo il suo cinema, sempre raro,e forse perché sapeva benissimo quale erano i suoi limiti, non ha fatto il salto che ci si aspettava e qui ne abbiamo un esempio lampante
Soltanto gli sguardi fanno il film figuriamoci il resto
Una scoperta sul posto, ma dopo fece un film di solo sfruttamento commercialer e basso
In un ruolo di colore, ma a parte la trovata lo fa bene
Piccolo ruolo in econimia, vista la dispendiosità della produzione
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta