Regia di Renny Harlin vedi scheda film
Raffinato mockumentary diretto con classe da un abile regista, il cui stile è spesso in grado di valorizzare storie scontate e poco originali ...
Un gruppo di studenti si impegna, recandosi sul luogo, nella realizzazione di un documentario sul drammatico incidente avvenuto in Russia sui monti Urali nel 1959: vittime nove giovani ragazzi capitanati dal più esperto Dyatlov (da cui il nome con cui l'incidente è stato reso noto) ritrovati misteriosamente privi di vita, dopo una notte di accampamento sulla Kholat Syakhl (montagna dei morti). I nuovi escursionisti ripercorreranno non solo lo stesso percorso in mezzo al gelo e alla neve, ma anche il medesimo destino nel quale si intrecciano non meglio definiti esperimenti umani e eventi irrazionali.
Il passo del Diavolo segue uno sviluppo mockumentary o POV (dall'acronimo Point of View) generato dal successo epocale (e ingiustificato) di The Blair Witch Project. Ma per fortuna qui, dietro alla regia, si cela Renny Harlin, cineasta di classe già opzionato dai grandi studios cinematografici (Cliffhanger, Nightmare 4, Blu profondo, L'esorcista la genesi e alcuni capitoli di Final destinaton solo per citare alcuni titoli, realizzati dopo l'esordio dell'horror carcerario Prison).
Per fortuna, quindi, i difetti del sottogenere sono superati da un budget sostanzioso, garantito dalla coproduzione russa in grado di offrire (oltre a un competente reparto tecnico) location davvero impressionanti, come ad esempio la tetra e cinerea cittadina di Kirovsk, caratterizzata da miniere e prigioni che rendono ancora più inquietante il paesaggio innevato e dal cielo sempre grigio.
Privo di momenti inutili ma, al contrario, vivacizzato da un ritmo crescente, destinato a culminare nella mezz'ora conclusiva, Il passo del Diavolo riesce a coinvolgere, facendosi piacevolmente seguire, anche quando (eccessivamente) tira in causa l'esperimento americano del 1947 noto come Philadelphia experiment.
Realizzato nel 2012 il film ha trovato distribuzione solo recentemente grazie alla Midnight Factory che lo offre in una splendida edizione da collezione (bluray e Dvd) versione slipcase e corredato da un booklet. Oltre al film di qualità audio video ineccepibile (1.85:1 con traccia Dts 5.1), è da segnalare il buon vano extra che comprende una intervista a Renny Harlin (circa 30 minuti), la presentazione del film in occasione di un festival cinematografico finlandese ed il backstage.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta