Regia di Scott Cooper vedi scheda film
Prendete The fighter. Cambiate qualche dettaglio e lasciate Christian Bale nel cast. Vi troverete con la questa copia sbiadita che racconta ancora una volta di un fratello buono (lo stesso Bale) che cerca di arginare le balordaggini di un altro fratello borderline (Affleck), reduce dall'Iraq. Bale stavolta cambia sponda e prende la parte di un operaio sfortunato che finisce in carcere per omicidio colposo, ne esce e tenta di redimere il fratello più piccolo il quale, per problemi di soldi, si è andato a mettere in un giro di combattimenti clandestini di boxe nel quale troneggia il cattivissimo DeGroat (Harrelson). La vicenda prende una brutta piega e Bale non si darà pace fino a quando non otterrà giustizia.
Dal regista di Crazy heart, un film retorico, prevedibile, in buona parte debitore nei confronti de Il cacciatore, giocato tutto sullo stesso registro monocorde che trova l'unica variazione nel finale in chiave western. Cast stellare sprecatissimo a servizio di un film destinato a farsi dimenticare immediatamente alla stregua del pessimo titolo della versione italiana (quello originale è Out of the Furnace).
Premio Taodue camera d'oro per la migliore opera prima/seconda alla VIII edizione del festival internazionale del film di Roma (2013).
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