Regia di Scott Cooper vedi scheda film
Opera ruvida e virile, dalla morale tipicamente americana, costruita in maniera solida e rigorosa dal bravo Scott Cooper, avvalendosi di un cast straordinario.
Recensione aggiornata il 04/10/2019
I fratelli Baze, così opposti eppure così profondamente legati: Russell (Christian Bale), tutto d'un pezzo, legato alla famiglia e lavoratore nella locale acciaieria, e Rodney (Casey Affleck), reduce dall'Iraq, anima persa che cerca il guadagno facile con gli incontri clandestini di boxe organizzati da malavitosi locali. Quando un errore porta l'integro Russel in prigione, Rodney rimarrà al suo fianco; quando Rodney scompare misteriosamente, il fratello maggiore si farà carico del dovere morale di fare giustizia.
Film solido e rigoroso sull'ineluttabilità della vendetta, dalla morale tipicamente americana, si fregia di un cast stellare: spaventoso Woody Harrelson nei panni dello spietato criminale Harlan De Groat, personificazione del "male" che si oppone al "bene" (seppur imperfetto e problematico) impersonato da Russell, un Christian Bale con un solo sguardo capace di trafiggere lo schermo con un caleidoscopio di emozioni. E' tale l'abbondanza di talenti che ci si permette persino il lusso di confinare Forest Whitaker e Wilhelm Dafoe in due brevi ruoli secondari.
Con questi mostri di bravura, Cooper ha certamente più facilità ad appassionare lo spettatore ad un racconto ruvido, in cui c'è poco spazio per la legerezza e la speranza. Scrivo questo per esaltare e non certo per sminuire l'ottima la regia di Scott Cooper, che costruisce saggiamente il film sugli interpreti, ma non si limita a seguirli pedissequamente, bensì sa anche colpire lo spettatore con immagini di potente, seppur ruvida, bellezza, quelle di un 'America industriale, col bruciare dei fuochi della fornaci siderurgiche di Braddock, o rurale, con il verde della natura della Pennsylvania.
La sua abilità principale qui consiste nella costruzione solida efficace di un'opera apertamente virile, che arriva al punto diretta e senza fronzoli, ma senza mai scadere nel machismo becero o nell'azione fracassona che costitusice il difetto più ricorrente dei film così connottati al maschile.
Perfetto accompagnamento all'atmosfera della pellicola la scelta della voce roca e rude di Eddie Vedder dei Pearl Jam per la colonna sonora.
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