Regia di David Gordon Green vedi scheda film
L'ambiente del territorio meridionale degli States, con quei boschi, le paludi, le campagne ruvide sono il luogo ideale per le storie più nere che si possano scrivere e descrivere. E poi era dai tempi del Ronny Cammareri di Stregata dalla luna che non si vedeva un Nicolas Cage di questa portata.
Era dai tempi del Ronny Cammareri di Stregata dalla luna che non si vedeva un Nicolas Cage di questa portata. Direi anzi che secondo me questo è il miglior Cage che abbia mai visto: un personaggio bello tosto fino all'incoscienza che veste alla perfezione il fisico del nipote di Coppola, aiutato dal fatto che l'attore ha il perfetto physique du rôle per una parte del genere.
L'ambiente del territorio meridionale degli States, con quei boschi, le paludi, le campagne ruvide sono il luogo ideale per le storie più nere che si possano scrivere e descrivere. La storia di base è un romanzo di Larry Brown, che il regista David Gordon Green, che si era cimentato con ben altri e più scadenti film, ha saputo elaborare molto bene fino ad arrivare a questo ottimo noir, dipingendo con ottimi colori i personaggi loschi e sbandati che lo abitano.
Figure perse, persone borderline, tra cui i migliori, addirittura, sembrano solo il giovanottino Gary (il promettente Tye Sheridan) e il conclamato Joe, il forte e determinato protagonista, il cui gesto finale lo rende ancor più eroe agli occhi del già ammirato ragazzo. Un ottimo film, quindi, che consiglio vivamente.
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