Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film
Il film (incentrato su una storia vera degli anni 70-80) narra della relazione (omosessuale ma non solo) tra un sofisticato estroso e ricco pianista di mezza età - uomo da spettacoli a Las Vegas - ed un bel giovane senza una vera famiglia (adottato) e di origini rurali.
Tra loro nasce una specie di amore. Una specie. Amore tra amanti; amore tra genitore e figlio (infatti l'uno vuole adottare l'altro); amore con scene di gelosia. Un amore che sembra finto, finto come finta è la vita di Las Vegas (dove persino i matrimoni, si sa, possono non essere reali), finta come la vita di certi artisti famosi che alle volte vogliono far credere ai loro fan l'opposto della realtà; che cercano di farsi credere giovani con parrucche ed interventi di chirurgia estetica; che vogliono nascondere la loro solitudine e la vacuità della loro vita dietro a gioielli, abiti sfarzosi, belle macchine e altre costose eccentricità.
Una relazione talmente finta da pensare che assomigliarsi l'uno all'altro con un intervento di chirurgia estetica possa essere una prova d'amore.
Poi la droga (per il giovane), la separazione (una specie di divorzio) e la morte del vecchio per Aids, con il loro ultimo incontro (squallido, più che commovente) al capezzale di lui.
Film tutto sommato ben recitato, che può essere considerato interessante come documentario. Ma dal punto di vista morale il mio giudizio è: due vite sprecate.
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