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Phil Spector

Regia di David Mamet vedi scheda film

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Eric Draven

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La recensione su Phil Spector

di Eric Draven
8 stelle

Questa recensione non sarà imparruccata come Pacino in tal capolavoro, sì lo è, e neanche apostrofata, infatti non la accenterò di apostrofi e di casi accenna(n)ti al fattaccio forse bianco come la cera pallida di Al e alla raggelante bravura inestimabile di una Mirren da Oscar, anzi da Emmy. Qualche emme a simboleggiare la mia eccentricità ribalda, forse alta, forse è stata Lana ammazzata. Che efferata, ferocissima bassezza conturbante. No, col riporto.
Un caso chiuso o Clarkson? Poca chiarezza sulla materia cerebrale esplosa, no, Phil non è un cerebroleso e quelle macchioline di sangue sono un inestinguibile segno del peccato, certo, indubbio, ma son altresì, giudic(at)e, troppo poche e di scarsa nitidezza corposa per attestare un improbo test dinanzi a una macchina fallace che si dichiara probatoria senza toccar con mano la palpabilità o meno del macabro, mostruoso gesto effettuato contro la femme fatale.
Al è monstre, scatta subito empatia fra la vittima-assassin(i)o (in)dimostrato e un avvocato della difesa (non) in gonnella, con le palle di tailleur alla maniera, alla manissima, di pantaloni per una Helen puntualissima mai manierata.
Sottigliezza, giochi limpidi di sofisticate inquadrature linde, la fotografia secca che imbrunisce dopo gli accesi, rosso sangue-aragosta, come un Pacino con le ardenti vampate di calore diabolico-melliflue, titoli di testa di Unchained Melody. Un Ghost, quella donna! Un incubo a occhi aperti! Chiedigli chi erano i Beatles!
Croce? Mettiamolo alla sbarra. No, chiediamo a un espertone della balistica, uno che (non) ha nulla da perdere se (non) racconta una balla.
David Mamet, lo conosciamo, è un untouchable.
La HBO, oramai specializzatasi in casi True Detective alla Kevorkian, poco casa & chiesa, poco chiusi, non smentisce la sua classe, la finezza produttiva, la smagliante, compatta confezione extralusso.
E le stupende sue incognite noir.

Un 10 meritato.
Nonostante tutto, fu arres(tat)o, process(at)o, in gattabuia misti(fi)c(at)o.



di Stefano Falotico

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