Regia di Rob Minkoff vedi scheda film
Un beagle superintelligente e parlante adotta un bambino orfano e cerca di educarlo alla vita come meglio può, compiendo insieme a lui dei mirabolanti viaggi nella storia dell'umanità grazie ad una speciale astronave da lui stesso inventata, capace di viaggiare tra i meandri del tempo.
Ammetto che pur essendo patita di cinema d'animazione la trama di quest'ultimo cartoon Dreamworks non mi aveva affatto attratta, eppure mi sono pienamente ricreduta perché si è rivelato nettamente più intelligente e originale rispetto agli ultimi scialbi prodotti di casa Spielberg.
Infatti, una volta accettato il paradosso di questa strana famiglia, in cui è l'animale ad aver adottato l'umano e non viceversa (presupposto non privo di riflessioni, anche molto delicate e adulte sul tema dei genitori surrogati), ci si potrà divertire spensieratamente nell'assistere alle mille avventure di questo insolito duo che va a spasso nel tempo per un insieme di esilaranti coincidenze, incontrando personaggi del calibro di Maria Antonietta, George Washington, Leonardo da Vinci, Tutankhamon, Agamennone, Ulisse e tanti altri, tutti resi in maniera buffa e spiritosa. Ottima è la caratterizzazione del padre canide (doppiato in italiano da un perfetto Massimo Lopez): severo, saccente, paziente, colto all'inverosimile, ma per colmo, a differenza dei cani comuni, incapace di esternare il suo affetto nei confronti del maldestro e ingenuo Sherman che, alle prese con le discriminazioni dei compagni di scuola e con la cotta per una birbante coetanea, ispira tenerezza e simpatia.
Ritmo scoppiettante, molte trovate rivolte a grandi e piccoli, e un bel messaggio sulla tolleranza e sull'importanza dei legami familiari e della cultura.
Allegro e arguto. Consigliato.
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