Regia di Rob Minkoff vedi scheda film
Sarebbe bello accedere alla conoscenza storica con il torna-indietro, il gioco più bello che resta dopo il film è chiedersi: quanti resisterebbero alla tentazione di interferire nei fatti storici? Ci vorrebbe una profonda conoscenza dei fatti, ma il senno del poi potrebbe danneggiare imprevedibilmente i corsi storici con esiti paradossali. Lo insegnava molto bene Ritorno al futuro che modificando microeventi ci mostrava l'annullamento della nostra stessa esistenza, figuriamoci su fatti di grande portata, come la rivoluzione francese o la guerra di Troia. Sarebbe inattendibile qualsiasi intervento oggettivo o maturato con coscienza.
Per questo il senno del poi non ha senso e trova il tempo che trova, la verità è che siamo inchiodati al solo attimo che viviamo, davanti a noi c'è la vita passata e ciò che non potremo mai vedere in anticipo è la vita futura, che potremmo ipotizzare di avere alle nostre spalle.
Certo, sebbene questo film lo trovi un po' debole nel soggetto che non brilla in fatto di originalità, ma anche nel nobile tentativo di insegnare ai bambini ad accettarsi e amarsi per quello che si è, senza recriminazioni sul contesto in cui si è cresciuti e con la presa di coscienza di decidere chi si vuole essere (idee troppo complesse e adulte per essere trasmesse, ma giustamente fatte respirare su terreni più blandi come l'affetto, la stima e il rispetto verso chi si prende cura di noi e ci aiuta a crescere diventando il nostro riferimento), il film è un ottimo spunto di riflessione anche per gli adulti, sul compito difficilissimo della genitorialità, su come la storia non dovrebbe essere una materia nozionistica fine a se stessa, ma andrebbe vissuta fisicamente su documenti, resti, luoghi fisici, per sentirne ancora il respiro prolungato fino ai nostri giorni, sulla coscienza che dovremmo prendere di ciò che siamo e quanto questo dipenda da ciò che siamo stati, sul dovere di contribuire al progresso vitale della nostra specie accrescendone il livello di conoscenza, coscienza, pensiero critico e pseudo-autodeterministico che la contraddistingue, nel bene e purtroppo troppo spesso anche nel male degli eventi che da questi presupposti ne conseguono. In fondo questo film celebra e sposa il progresso individuale e del genere umano attraverso l'esplorazione e la conoscenza scientifica e oggettiva, proprio come è vissuta e rappresentata da Peabody.
Il risultato finale è piacevole e divertente,, anche se un po' scontato, un po' difficile da seguire per i bambini più piccoli, ma per passare un'ora e mezza di gioia e piacere di stare al cinema coi propri figli va benissimo!
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