Regia di Guglielmo Giannini vedi scheda film
Ada eredita dallo zio un sontuoso appartamento che condivide con tre amiche, ma niente denaro in contanti: il disonesto esecutore testamentario le nasconde l’esistenza di un pacchetto di azioni che vale una fortuna, e che nessuno sa dove si trova; ma un simpatico rapinatore sulla via della redenzione veglia sulle ragazze. Commedia elementare ma gradevole, che si lascia vedere anche oggi. Dimenticabili le quattro interpreti femminili, caratterialmente poco differenziate tra loro (tanto valeva limitarsi a una, al massimo due); qualche momento divertente viene dall’improbabile gangster Paolo Stoppa, e soprattutto dal notaio francese che accenna continuamente ai propri trascorsi disonesti lasciandoli però sul vago. Come in altri film dell’epoca (fra cui Grattacieli dello stesso Giannini), c’è una posticcia ambientazione americana resa possibile anche dalla quasi totale assenza di scene all’aperto: ed è notevole che offra lo spunto a una descrizione degli aspetti giuridici del divorzio altrimenti impensabile in un film italiano.
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