Regia di Spike Jonze vedi scheda film
In un futuro distopico un uomo e un software si innamorano. Un eccellente Joaquin Phoenix tiene in piedi una pellicola dai ritmi non proprio sostenuti.
Tour de force per Joaquin Phoenix che monopolizza la videocamera quasi esclusivamente per ben due ore, il risultato non può che essere vagamente monotono ma l'esperimento si può comunque dire riuscito. La bravura del protagonista riesce a far sintonizzare lo spettatore sulle giuste frequenze emotive, una storia già sfruttata - quella dell'amore tra uomo e la macchina (virtuale) - assume così nuove sfumature, una valenza psicologica più alta e si trasforma, in qualche modo, in una storia del tutto originale che apre vecchi e nuovi interrogativi sulla coscienza e l'autodeterminazione dell'essere umano, in relazione alla percezione sensoriale.
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