Regia di Spike Jonze vedi scheda film
In una realtà dove la tecnologia sembra aver preso il sopravvento, anche nei rapporti umani dove i sentimenti si provano per software umanoidi, credendo nella possibilità di rapporti al limite della perfezione. Nonostante tutto la labilità di un rapporto viene rispecchiata anche in questi rapporti pseudo - perfetti dove un sentimento altro non è che la proiezione di un desiderio incapace di realizzarsi nella realtà. Un rapporto privo di responsabilità reali che finisce per influire sulle capacità relazionali umane. Importante la soluzione finale in cui si palesa la difficoltà di gestione di un rapporto che si complica per l'introduzione di una forma più complessa di umanità ampliata dal sentimento più profondo e dalla capacità cognitiva che si acuisce sempre di più. L'introduzione del fattore umano complica ogni vicenda apparentemente semplice e le conseguenze trascendono dall'automatismo robotico di un rapporto semi-costruito a propria immagine e somiglianza. Come a dire che è già tanto complicato amare se stessi figuriamoci amare qualcuno di diverso, per forma e carattere. Bellissima la fotohgrafia che si alterna tra i toni caldi dell'arancio e quelli freddi del blu notturno. Il lavoro di Spike Jonze è minuzioso, bello da vedere e intenso da sentire. Piccolo capolavoro non da molti visto ma da tutti quelli che lo hanno potutto apprezzare amato e compreso.
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