Regia di Spike Jonze vedi scheda film
Ecco una riflessione interessante su come il virtuale, inteso come ciò che noi percepiamo e creiamo con i nostri sensi, finisce per renderci sempre più soli e isolati, fino addirittura ad amare, in senso più che letterale, il nostro sistema operativo piuttosto che una persona in carne ed ossa.
La comunicazione con noi stessi e con gli altri può finire per spersonalizzarci o – meglio - incarnarsi e permeare il nostro quotidiano grazie all’intelligenza artificiale?
Cinematograficamente la storia regge, a parte forse un inconcludente finale, esaltando soprattutto la premiatissima sceneggiatura.
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