Regia di Spike Jonze vedi scheda film
Vorrei iniziare questo commento piuttosto inusuale con una precisazione che, credetemi, non vuole essere affatto polemica: ma davvero c'è chi è convinto che Spike Jonze con questo film intendesse parlare veramente di una storia d'amore (o comunque di una ipotetica relazione) tra un essere umano e un macchina?
La storia d'amore tra Theodore e il suo S.O. in realtà è soltanto un MacGuffen, in espediente narrativo che non ha una reale importanza se non di celare dietro al suo paradosso l'essenza del film se non lo scopo stesso della sua realizzazione.
E Il tema portante (Profetico?) del film è, a mio avviso, l'incapacità sempre più crescente dell'essere umano di riuscire a comunicare con I propri simili nonchè la crescita costante di artefatti o simulacri (telefonini, smart phone, computer, internet ecc.) che invece di favorirne la comunicazione, come "teoricamente" dovrebbero essere, contribuiscono al contrario a una vera e propria “involuzione” fino a palesare il possibile (ma ormai probabile) futuro che Jonze ha voluto rappresentare in Her, un futuro dove l'uomo si è talmente disabituato a comunicare con il prossimo da arrivare a rapportarsi quasi esclusivamente con delle macchine, specificamente nel film nella forma di Sistemi Operativi di I.A. sempre più evoluti proprio per andare incontro a queste loro ormai pressante e (assoluta) necessità.
Davvero qualcuno ha trovato “romantico” il tentativo di rapporto sessuale a “tre” tentato dalla I.A. per cercare di simulare una “normale” relazione umana con Theodore? Nessuno ci ha trovato qualcosa di sbagliato o di volutamente grottesco in tutta questa scena, così come anche in altre? O si è mai chiesto il reale ruolo della ragazza interpellata per il “triangolo” o di che cosa l'abbia portata ad accettato una situazione del genere?
Perchè non è soltanto Il rapporto tra Eve e Theodore ad essere al centro di questa scena, anche la stessa ragazza chiamata a fare da intermediario o da “veicolo” per Eve ha un ruolo altrettanto importante se non addirittura maggiore. Perchè questa stessa ragazza, alla fine, dimostra di avere non solo le stesse mancanze di Eve ma anche la stessa necessità o il bisogno di avere un qualche tipo di “simulacro” che gli favorisca comunque il rapportarsi, in questo caso addirittura sessuale, con un proprio simile.
In sostanza, non è solo Eve ad aver bisogno di lei ma è anche lei, ad aver bisogno di Eve.
E in questo caso, non trattandosi di una generica macchina ma di un “vero” essere umano, tale situazione assume connotati decisamente più sgradevoli e preoccupanti.
In sostanza la ragazza è soltanto il primo “vero” segnale (e successivamente ce ne saranno altri) che il disturbo o la problematica emotiva che ha colpito Theodore non sia un suo esclusivo malessere ma sia in realtà qualcosa di molto più diffuso e che coinvolge moltissime altre persone e che, con il proseguire del film, diventerà quasi epidemica.
Le I.A. alla fine del film non vanno da nessuna parte. Decidono semplicemente di cessare di esistere.
Le A.I. si evolvono a tal punto da riuscire a comprendere non solo di non essere affatto la soluzione ma, al contrario, di essere in realtà parte integrante del problema stesso. E così decidono di prendere l'unica decisione che il genere umano non è in grado di prendere da sola: quella di sacrificare se stessi proprio per amore dei propri creatori pur di salvarli da se stessi.
Perchè se gli uomini sono capace di costruire dei simulacri così evoluti di se stesso ma che ci porteranno inevitabilmente a isolarci dal mondo e, di conseguenza, anche dai propri simili, secondo Jonze non siamo però (ancora?) pronti a rapportarci in modo sano con loro, e una delle soluzioni possibili o che ci potrebbero salvare è quella di costruire, involontariamente, un simulacro talmente evoluto (Eve) da poter prendere la decisione giusta al posto nostro, visto che abbiamo dimostrato che la decisione giusta troppo spesso non siamo proprio capaci di prenderla.
E l' unica idea di romanticismo che, secondo me, potrebbe trasparire dal film riguarda direttamente il lavoro svolto da Theodore.
Ovvero che il romanticismo in realtà sia solo l'invenzione di persone particolarmente sensibili, come appunto Theodore, che non si rassegnano ad un realtà costituita principalmente da persone che delegano a dei perfetti sconosciuti lettere di anniversario o di compleanno, ormai (disabituati?) incapaci di mostarre o esprimere emozioni e sentimenti anche verso le proprie persone care.
VOTO: 8
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