Regia di Justin Reardon vedi scheda film
Playing It Cool parte bene. Parte dannatamente bene: giocando sui luoghi comuni del cinema dei sentimenti, e inanellando una serie di battute e situazioni magari non originali, ma sicuramente ricche di verve e di ritmo. Nella seconda parte però si siede: il cambiamento di registro si fa evidente, l'originalità cala drasticamente e il ritmo anche.
Sicuramente non sarà il film di maggiore spessore che vedrete nella vita, nè il più originale, ma vi lascerà perlomeno con il buonumore, con un pochino di acume in più nelle riflessioni sui rapporti di coppia, e con un messaggio conclusivo che non è affatto banale. Chi porteremmo con noi su una barca che non toccherà mai terra? E a quanti, fra loro, abbiamo dato quotidianamente gioia, affetto e vicinanza? E, infine: non conta la perfezione in una relazione... l'apparente perfezione può anzi celare una profonda superficialità. Meglio, allora, cogliere l'attimo, le emozioni, e le relazioni per ciò che sono nel profondo, ponendosi le domande giuste e avendo coraggio di affrontare le risposte.
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