Regia di Srdan Golubovic vedi scheda film
Nel 1993, nella città bosniaca di Trebinje, un soldato serbo salva un civile musulmano dalla furia di tre suoi commilitoni, venendo poi ucciso dagli stessi. Il regista serbo parte da questo terribile episodio veramente accaduto e spostando il tempo a dodici anni dopo racconta l'impatto che questa tragedia ha avuto sulle vite di cinque persone, direttamente o indirettamente coinvolte nel tragico fatto. Ne scaturisce un film struggente e potente, fatto di rancori mai sopiti ma, soprattutto, di tentativi di perdono e di accettazione. Come una pietra gettata in uno stagno, l'episodio dell'uccisione del soldato Srdan Aleksic si propaga come i cerchi sull'acqua, coinvolgendo inevitabilmente anche le generazioni successive. E' chiaro ed evidente che l'enorme ferita della guerra nei Balcani si suturerà forse solo nei secoli, ma è bello vedere come anche da parte della cinematografia serba ci siano importanti tentativi di riflessione su ciò che è stato. Un film magnifico, in cui ogni cosa è perfetta.
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