Regia di Martin McDonagh vedi scheda film
Questo corto sembra una delle storielle di Creepy, personaggio dei fumetti molto famoso negli Stati Uniti dove era titolare di una rivista, in Italia era conosciuto come Zio Tibia, negli anni settanta era stato pubblicato per tre volte dagli Oscar Mondadori: splatter, ironia crudele, un sacco di morti e finale beffardo. Diciamocelo: con il pulp si vince facile, si ottengono consensi e non si rischia di essere catalogati come cinema di basso livello, tanto di intellettuali o pseudo tali pronti a elevare queste pellicole a livello di culto, ne son piene le fosse. Bravo Brendan Gleeson, ma la stella qui è Rúaidhrí Conroy, bravissimo in un ruolo però facile, alla Joker, il cattivo pazzo, ruoli che strappano sempre, puntualmente, applausi e riconoscimenti. Buona la sceneggiatura e il montaggio, nulla da segnalare per fotografia e scenografia. Poi ci sono le scelte. La mucca che esplode, e i pezzi che cadono ovunque. De gustibus. In definitiva: sangue tanto, buon gusto poco. Anzi, pochissimo.
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