Regia di Martin McDonagh vedi scheda film
Opinione tratta dalla mia playlist del 2010 (film all'ora non presente su Film TV), della versione originale con sottotitoli inglesi:
“Six Shooter” rappresenta un eccellente (e, per una volta, giustamente pluripremiato) prodromo al primo lungometraggio del giovane regista anglo/irlandese; contiene, in embrione, tutte le tematiche (amore, morte, violenza pulp) e le scelte stilistiche care a Martin Mc Donagh che verranno sviluppate, poi, nel notevole “In Bruges: inizio lento e riflessivo, sviluppo in crescendo e finale fragoroso, il tutto condensato in poco più di venti minuti di durata. La tecnica registica, invece, predilige brevi inquadrature in campo lungo, sorrette da uno sfondo rurale vivido e da una vitale fotografia, contrapposte ai temi trattati nel film. La sceneggiatura è notevole e fantasiosa, sorretta da dialoghi brillanti, ma mai pletorici né tediosi, ed intrisi di un sottile e nerissimo humour (vgs. I dialoghi tra “The Kid” dallo slang impossibile, e Mr. Collins) in perfetta sintonia con il “mood” della storia. Menzione a parte merita il finora (da me) sottovalutato Brendan Gleeson capace, con la sua recitazione misurata, l’incredibile ed “ironica” espressività del volto rugoso, l’andamento dinoccolato e caracollante, di rappresentare un perfetto e sardonico esempio di “middle class man” stanco ed afflitto, opposto al nervoso ed iconoclasta “The Kid”. Giudizio: quattro stellette piene.
Scoppiettante.
Spumeggiante.
Espressivo.
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