Regia di Sophie Fiennes vedi scheda film
Slavoj Zizek, doppiato da Tatti Sanguineti, svela la profonda significanza di molti film famosi. La preponderanza della interpretazione filosofica, ma soprattutto l’esegesi di natura psicologica sono tracotanti e si figurano talvolta come elucubrazioni cervellotiche. È un ping pong tra passato e presente, tra cinema statunitense e un po’ di cinema sovietico. Troppe dimenticanze (gli asiatici e addirittura gli italiani non ci sono), dunque non può dirsi una vera storia del cinema, ma una personale visione, che può piacere o meno. Con qualche chance in più per la seconda opzione.
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