Regia di Brad Furman vedi scheda film
Mazziato dopo il crollo di Wall Street, cornuto dopo essere stato truffato in rete, il non fortunatissimo ma rapace e rampante Justin Timberlake, nonostante capisca bene il valore dello studio e della formazione, non si arrende alla cronica perdita di denaro. Ovviamente, sceglie la via più diretta per raggiungere lo scopo, fedele al motto «prendi i soldi e scappa». Decide così di sfidare sul suo stesso terreno il guru del gioco d’azzardo online Ben Affleck, e pare anche avere il talento necessario per dargli filo da torcere. Quest’ultimo, però, senza troppo pelo sullo stomaco, dopo avere elevato il giovane sfidante ad allievo prediletto tenta di usarlo per fini poco leciti. Sulle sue tracce, infatti, un federale che l’ha presa un po’ sul personale… Prodotto da Leonardo DiCaprio, Runner Runner parte da un’ambizione spropositata: rifare Wall Street di Oliver Stone oggi, raccontando il cambio di scenario. All’epoca, tra le mille luci di New York degli anni 80, il dinero si faceva speculando in borsa; oggi giocando d'azzardo con i rudimenti tecnologici 2.0. Cambia l’acqua insomma, ma non gli squali che ci nuotano. Ben Affleck però non è Gekko. Anzi, il solo pensarlo fa morire dal ridere, e questo senso di comicità involontaria pervade tutto il thriller, sempre incerto sulla direzione da prendere. C’è anche una (ahinoi) solo decorativa Gemma Arterton che non ha nemmeno l’onore della battuta di culto di Daryl Hannah («È molto peggio avere avuto i soldi e non averli più, che non averli mai avuti»).
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