Regia di Jean-Baptiste Andrea vedi scheda film
Facile e ben remunerato: questo è il nuovo misterioso incarico che viene affidato ad un ex poliziotto in bolletta afflitto da problemi familiari e non. Cosa si nasconde dietro quel lavoro pieno di incognite? Un fanta-thriller/noir teso e un pò improbabile che lascia "bere" tutto di filato come un calice ammaliante e misterioso.
Gabriel, un ex poliziotto quarantenne spiantato e con una figlia teenager al seguito, trova per caso, grazie ad un usuraio a cui deve soldi, un impiego misterioso ma molto ben remunerato, ed apparentemente senza particolari rischi: deve prelevare, ogni volta che verà contattato da una voce femminile professionale ma inflessibile, una valigetta dal contenuto misterioso e trasportarla ove gli verrà richiesto, in ogni angolo del mondo. La vita dell'uomo cambia subito, travolto dagli agi che il nuovo compenso prevede.
ma quando alcune consegne cominciano a complicarsi, il suo istinto di poliziotto avrà il sopravvendo, coinvolgendo altres^ una bella ex collega determinata anche più di lui a venire a capo dell'enigma complicato e dai riscolti incredibili.
Cosa c'è nella valigetta? Tranquilli, alla fine vi verrà svelato, ed il film, che nsce come un thriller dai risvolti introspettivi, si trasforma arricchendosi di risvolti esoterico-fantastici magari discutibili, ma che non finiscono per travolgere completamente il buon senno di un discorso che rimaneva legato ad una crisi umana e professionale, e ad una deriva materiale e psicologica apparentmente senza freni.
Bravo, e vera forza del film, il sempre efficace Jérémie Rénier: la sua recitazione nervosa risulta vincente e plausibile. In un ruolo minire, ma vero fulcro sinistro e inquietante della vicenda, riconosciamo il spesso torvo ed enigmatico, se non davvero inquietante, Bouli Lanners.
Opera terza di un regista di nome Jean Baptiste Andrea che ancora non conosco, La confrérie des larmes non pretende, per fortuna, di risultare credibile, ma sa destare l'attenzione lungo tutto il suo tragitto complesso e tortuoso in molte location esotiche od oltreoceaniche. Alla fine il regista si prende sin troppa cura di spiegarci tutte le dinamiche che possano aver portato ad una soluzione del mistero, e il film si scioglie in un finale sin troppo consolatorio e perbenista. Brindiamoci sopra! ..... verrebbe da pensare.... ma vi assicuro che è meglio di no..... vedere per capire...
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