Regia di Terry Cunningham vedi scheda film
Ennesima storia fin troppo prolungata (circa tre ore) dell’archeologo avventuriero tuttofare, fascinoso e tenebroso (Shane West), che fa breccia nelle donne che lo proteggono fino all’estremo sacrificio, anche quando paiono ciniche e criminali.
Un filmetto per adolescenti di bocca buona, con sequenza semplificate da video gioco poco interattivo e di qualità mediocre.
Gli ingredienti sono molteplici, hanno attinto a tutto quello che potevano, sia dai film d’avventura che dai fumetti del genere, in ogni latitudine. Gli autori non si sono fatti mancare niente, tutto quello che si ricordavano di aver letto e visto nella loro vita. Ma la quantità spesso stride con la qualità.
Tutto già visto quindi, con qualche variante che non fornisce alcun valore aggiunto, semmai disgiunto.
La durata eccessiva del film forse doveva servire come forma di compensazione verso lo spettatore paziente, per mostrargli ogni ambientazione possibile sul Perù, forse a fini turistico promozionali. Ma per soddisfare anche coloro che in vacanza vanno per vedere ben altro, hanno pensato bene di valorizzare in diverse riprese il lato B della prosperosa curvilinea Natalie Martinez che si spaccia per peruviana (e noi fingiamo di crederci).
Inizialmente sembrava un filmetto ben confezionato anche se mediocre e con poche idee, ma poi appena hanno iniziato a proporre a iosa scene di combattimenti, sparatorie ed uso di esplosivi, ci si rende conto che manca la consulenza e la professionalità necessaria, sia nel coordinare le comparse e gli stuntman e sia negli effetti speciali. Mai visto esplosioni che provochino fumi rosati, sarà un’esclusiva di questo film.
Sulle armi poi avrei da ridire parecchio, pur non essendo un esperto mi pareva che i fucili mitragliatori utilizzati fossero alquanto obsoleti, lunghi, ingombranti, poco pratici ed adatti per essere forniti in dotazione ad un team esperto di mercenari come compare nel film, oltre che ai soldati peruviani ed ai narcotrafficanti (con tutti i soldi di cui dispongono non potevano comprare di meglio?).
Le incongruenze sono talmente numerose che non vale neppure la pena di soffermarsi, frequentemente perdono il conto delle comparse armate di cui dispongono, probabilmente dopo che vengono abbattute, le avranno fatte rialzare per continuare nelle sequenze successive, come nella migliore tradizione dei fumetti e western anni ’70 (quanti uomini può contenere un elicottero? Nel corso del film è inevitabile domandarselo …)
Non poteva mancare lo psicopatico di turno nella parte del cattivo (i cattivi per altro sono numerosi e si scontrano tra loro come nella migliore tradizione), con l’hobby, divenuto professionalmente ossessivo, di distruggere ogni sito storico archeologico con l’esplosivo (anche quelli dell’Unesco), i talebani al suo confronto sono dei dilettanti allo sbaraglio.
Occorre rendere merito agli autori per la cura dell’igiene e dell’aspetto dei protagonisti, sempre in perfetta forma, lindi e curati fin nei dettagli, mai sudaticci e trasandati, nonostante le innumerevoli corse, arrampicate, cadute, esplosioni, incendi, cazzottate, ecc., sempre come fossero usciti dalla sala trucco e dal coiffeur.
Certi film almeno si riscattano nel finale, questo no.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta