Regia di Roberto Andò vedi scheda film
Dopo lo splendido "Viaggio Segreto", del 2006, torna il regista siciliano, con questo grottesco sguardo alla politica italiana, raccontando la crisi personale del segretario del principale partito di sinistra, ovviamente all'opposizione. Relega il ruolo a un doppio, magnifico, Toni Servillo, che come sempre si carica sulle spalle il film. Però questo non basta. Il film è un monolito che puzza terribilmente di Francia, quindi è piuttosto ricercato, inerte, se non negli squarci dell'alterego di Enrico. E' ora che si decida di costruire delle storie interessanti attorno alla bravura di Toni Servillo. Qui i temi in gioco sono troppi, trattati quasi tutti con sufficienza. S'ingarbuglia, si strozza e non respira più. Andò ha classe e sguardo, si rifarà.
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