Trama
Durante la notte del 31 dicembre 2008, le strade di Oscar Grant (Michael B. Jordan), ventiduenne di Oakland nell'area della baia della California, incrociano quelle di amici, nemici, familiari e sconosciuti. Quelle saranno le ultime ore di vita di Oscar, prima di incontrare alcuni agenti di polizia alla stazione della metropolitana di Fruitvale a San Francisco.
Approfondimento
PROSSIMA FERMATA FRUITVALE STATION: UNA DRAMMATICA STORIA VERA
Scritto e diretto da Ryan Coogler, Prossima fermata Fruitvale Station racconta una storia realmente accaduta negli Stati Uniti la sera del 31 dicembre 2008, quando il ventiduenne nero Oscar Grant trovò la morte nella stazione della metropolitana di Fruitvale per mano di un ufficiale di polizia che gli sparò un colpo mortale mentre era a terra immobilizzato. Ripercorrendo l'ultima gionata di Oscar, Prossima fermata Fruitvale Station si concentra sui suoi rapporto con la madre Wanda (il cui compleanno cadeva proprio il giorno di Capodanno), con la fidanzata Sophina e con la figlia di quattro anni Tatiana. Incrociando la vita di familiari, amici e sconosciuti, Oscar inizia la giornata in maniera positiva, ignorando la piega tragica che prenderanno gli eventi nell'arco di poche ore. Vicinissimo al luogo in cui sono accaduti gli eventi nel 2008, Ryan Coogler ha seguito da vicino l'evolversi della situazione e del processo conseguitone, diventato ben presto un caso nazionale capace di creare schieramenti a favore o contro a seconda delle proprie convinzioni politiche. A favorire il corso del procedimento giudiziario furono le immagini girate da chi, impotente, ha assistito al pestaggio senza poter fermare un assalto dalle ingiustificate motivazioni.
Prodotto tra gli altri dagli attori Forest Whitaker e Octavia Spencer e girato in venti giorni (in super 16, con un budget modesto e nei luoghi in cui sono accaduti i fatti), Prossima fermata Fruitvale Station si basa sui documenti pubblici sul caso e si è avvalso della consulenza di Efraim Ealker, collaboratore di John Burris, l'avvocato civile della famiglia Grant. Ryan Coogler ha anche incontrato i Grant prima di avviare la produzione del film, rassicurandoli sul fatto che la storia di Oscar non sarebbe stata resa in maniera sensazionalistica.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Protagonista di Prossima fermata Fruitvale Station nel ruolo di Oscar Grant è Michael B. Jordan, scelto - oltre che per le qualità artistiche - per l'incredibile somiglianza con il vero Oscar. Il ruolo della madre Wanda è invece ricoperto dalla co-produttrice del film Octavia Spencer, appena reduce dal premio Oscar per The Help (2011).
Sophina, la fidanzata di Oscar, ha il volto di Melonie Diaz, scelta dietro la segnalazione del Laboratorio del Sundance, che ha sostenuto Prossima fermata Fruitvale Station sin dalle prime fasi della sceneggiatura. A interpretare la piccola Tatiana è Ariana Neal mentre gli officiali di polizia Caruso e Ingram sono impersonati da Kevin Durand e Chad Michael Murray.Per il fondamentale ruolo di Katie (è una delle persone che assistono al pestaggio di Grant, riprendendo il tutto con un telefono cellulare) è stata chiamata l'attrice Ahna O'Reilly mentre i ruoli degli amici di Oscar sono stati ricoperti da alcuni degli amici del regista Ryan Coogler, cresciuti anch'essi nella stessa area in cui si sono verificati i fatti.
Note
L’opera prima di Ryan Coogler, ispirata alla vera storia di Oscar Grant e premiata da pubblico e giuria del Sundance Festival 2013, calibra bene la scrittura nella prima metà del film, affidandosi al carisma del suo giovane interprete e agli sguardi eloquenti di mamma e fidanzata, restituendo la rete di relazioni, progetti, errori, amori che appartenevano alla vita di Oscar, che erano in divenire fino a quella notte di Capodanno. La cronaca delle ultime ore, contrappuntata dai materiali di repertorio filmati con i cellulari dai testimoni, si sbilancia verso il patetismo, verso le lacrime legittime ma ricattatorie della madre: peccato veniale, per un’opera onesta.
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Commenti (2) vedi tutti
Tutta la prima parte è superflua e un po' fine a sè stessa. La caratterizzazione della persona non riesce bene. Dove il film assume interesse è al momento dell'incidente. E la riproduzione sembra molto coerente rispetto ai video amatoriali che si trovano anche ora sul web. Allucinante dover perdere la vita così.
commento di silviodifedeIl carisma e la bravura di Michael B. Jordan sono indiscutibili, ma i riempitivi della trama portano a diversi momenti di inèdia. Nel complesso un pregevole prodotto indipendente, che sarebbe potuto essere migliore.
commento di Stefano L