Regia di David Lowery vedi scheda film
Gran titolo fordiano (sintetizzabile con "Non sono stinchi di santo), che, per una volta, è la libera traduzione francese a banalizzare (Les amants du Texas): ma almeno in Francia il film viene fatto uscire. Da noi chissà.... Presentato al Festival di Cannes 2013 nella sezione Semaine de la Critique, l'opera seconda dell'ancor poco noto David Lowery, ha un'ambientazione western epica e quasi "malickiana" che ne annulla o attenua la dimensione temporale (è ambientato ai giorni nostri ma la vicenda potrebbe svolgersi tranquillamente durante la Grande Depressione della fine anni '20 del secolo scorso). Una rapina (che non ci viene fatta vedere, probabilmente per non banalizzare un film che mira ad altri contenuti) da parte di tre giovani; un epilogo tragico in cui uno di loro viene ucciso in uno scontro a fuoco mentre la un poliziotto ferito ad un spalla. Poco dopo la coppia di criminali viene arrestata, ma il ragazzo si attribuisce ogni colpa e finisce dentro mentre la compagna, incinta, viene rilasciata. Un rapporto epistolare quotidiano caratterizza il lungo periodo che divide i due amanti, finché Bob riesce ad evadere e tenta di raggiungere la sua Ruth: che nel frattempo è diventata una mamma perbene, corteggiata, il caso vuole, proprio dallo stesso poliziotto ferito durante il concitato epilogo della rapina (e per opera della donna). Una corsa disperata verso un finale tragico e inevitabilmente (ma potentemente) shakespeariano che ti entra nel cuore e rende ottimo questo film senza tempo. Gran cast capitanato da un Casey Affleck sempre più bravo e dolente, con quella vocina stridula e uno sguardo tenero e sofferente (altro che il più famoso e banale fratello Ben, a livello interpretativo decisamente meno dotato); da una Rooney Mara fragile ma determinata, da Ben Foster strepitoso in un ruolo una volta tanto positivo e lontano dalla psicosi e follia che caratterizza abitualmente i personaggi affidati al bravo interprete. Keth Carradine, attore ormai leggendario, contribuisce con la sua magnetica presenza a conferire quel tono crepuscolare e fatale ad una corsa verso la felicità e la salvezza che pare una chimera impossibile già dalle prime drammatiche premesse.
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Caro Marcello, sei tu che sei nettamente in malafede: se si parla di modelli e riferimenti, è chiaro che anche le canzoni e gli interpreti rientrano in tale categoria. Per il resto, ti posso assicurare che le schede di FilmTv.it sono tutte materiale originale. Chiaro poi che certi approfondimenti abbiano una fonte ma da qui a parlar di copiato ce ne vuole (quello lo lascio fare a chi, invece, nelle opinioni si diverte a copiare track list e citazioni sparse in ogni dove). Ti sfido a trovare materiale sul film in qualsiasi sito italiano e a confrontarlo con il nostro. A parte questo, si potrebbe evitare la supponenza di certi commenti anche fuori luogo (ad esempio, nella scheda non vedo scritto che "la colonna sonora comprende pezzi di..." come insinua invece il tuo commento). Detto ciò, non credo che bisogna aggiungere altro.
@MdC : per esperienza personale ( non relativa allo strumento del Segnala Errore ) posso affermare il contrario : le correzioni vengono apportate eccome. In quanto a prontezza interattiva di ricezione-verifica-correzione FTv non è ancora ai livelli - nel bene e nel male - di wikipedia ? Minchia che scoperta allucinante ! Aspetta un poco che mi riprendo un attimo eh... Ecco fatto. In questo caso specifico penso che la cosa migliore da fare sia caricare una propria opinione ( certo, è un '''lavoraccio''' ). @Spaggy : attenzione con le citazioni, se fatte con accortezza sono un compendio quasi indispensabile. Ciao.
@spaggy, è evidente che la scheda di FilmTv è un tuo 'lavoraccio' che difendi da par tuo con la consueta aggessività. Non è che ci voglia una speciale ispirazione per scrivere una sinossi di poche righe, - a scuola avrai pure imparato a mettere 4 parole in croce. E' la minicritica in corsivo che è copiata da un'intervista al regista [http://www.patheos.com/blogs/schaeffersghost/2013/08/in-texas-saints-in-search-of-a-better-story/] senza che sia citata la fonte e con una traduzione-manomissione che non rende intellegibile la differenza tra ispirazione e reale contributo delle fonti musicali inserite nel film. L'accusa di supponenza nei miei confronti è un tuo vecchio onagro di battaglia [tale animale tale ingroppatore]. Il mio intervento non solo non voleva essere polemico [peraltro era diretto all'estensore dell'opinione e non capisco perché debba essere tu a rispondere, che sei il cane da guardia del sito?] ma chiedeva lumi sulle song aggiunte allo score. Per il resto, accusare qualcuno di copiare le track list è ingeneroso poiché queste sono parte integrante di un film e interessano molti amanti della musica. Infine, riguardo alla tua anfanante domanda 'ma che ti metti a contestare il regista?', siamo in piena idolatria. Certo che posso contestare l'opera e il regista soprattutto quando il suo film non corrisponde alle 'fonti ispiratrici' da lui conclamate. E di questo fa testimonianza proprio l'intervista che incautamente mi hai fatto conoscere. Che prosegue: "Le influenze di Lowery sono eccezionali. Non lo è ‘Ain’t Them Bodies Saints’ Il titolo provocatorio del film non fa nulla per trascendere le sue ispirazioni. Invece di operare una sintesi di film similari e creare qualcosa di nuovo come risultato, ‘Saints’ ci ricorda semplicemente quelle precedenti influenze – è impallidisce al confronto." Chi scrive è Christian Hamaker: come si permette a contestare il regista? Buonanotte.
Errata: "è impallidisce al confronto" > "e impallidisce al confronto".
L'intervista che citi è quella contenuta nel pressbook del film (quella, semmai, è una scopiazzatura bella e buona in cui nemmeno una virgola è stata cambiata e spacciata per originale), che - come ben sai - è materiale con "crediti non contrattuali" che ognuno usa come vuole. Da qui a dire che è copiata ce ne vuole...Che poi uno contesti il regista ci sta anche ma non capisco il perché accanirsi contro la scheda in maniera livorosa da bambino delle scuole elementari: "non so chi scrive le schede dei film, ma ancora una volta ho la certezza che chi le compila va a orecchio e presumo non abbia nemmeno visto il film di Lowery". E, cmq, polemica a parte (mi scuserai ma ho imparato da te i metodi), consiglierei una re-visione dei film di Altman e in particolare de "I compari": con gli anni che passano, la memoria può giocare brutti scherzi. Buona giornata.
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