Il ventenne Martino vive a Cosenza con il padre psicanalista da quando ha perso la mamma all'età di 13 anni. Trascorre le sue giornate tra una visita alla riserva naturale di Isola Capo Rizzuto e i film d'essai visti al cinema dove lavora la cassiera Giusy, un'attrice fallita diventata sua amica. Ogni giorno, inoltre, resta a fissare Ilaria, una ballerina sua coetanea di cui è segretamente innamorato. Quando scopre che Ilaria è in cura da suo padre a causa dei problemi di anoressia che la tormentano, Martino si finge uno psicologo. Così facendo, riuscirà ad aiutarla grazie alla forza del suo amore.
Note
Il vuoto del cineclub è la perfetta metafora di un film spopolato, disabitato, dozzinale. L’unica attrice che ci crede è Giuliana De Sio (la madre di Ilaria), ma è davvero una goccia in un mare inquinato da una cinefilia malata e solo citazionista.
Effettivamente qua sembra tutto forzato (sia la Storia del Film che la Recitazione) anche con bravi Attori (De Sio e Haber su tutti) ma nonostante questo la visione non si eleva in almeno qualcosa di soddisfacente,anzi.voto.4.
I due mesi che precedono il periodo natalizio sono diventati il terminale di una distribuzione a dir poco impazzita, capace di concentrare in un lasso di tempo relativamente breve una quantità di opere così elevata da rischiare la congestione. Stipati a forza nelle sale i film danno vita ad un calderone senza capo ne coda, in cui il prodotto è messo in vendita con scarsa sensibilità delle… leggi tutto
Martino (Davanzati) vive col padre psicanalista (Haber). Il vecchio pretende da lui studi diligenti e una carriera sicura, ma il giovane passa le giornate ad accudire le sue tartarughe e a guardare dalla terrazza di casa Ilaria (Chiti), una ragazza che frequenta un corso per ballerine con problemi di anoressia e che (ovviamente) è una paziente di Haber. Martino ricorda Carlito Brigante con la… leggi tutto
I due mesi che precedono il periodo natalizio sono diventati il terminale di una distribuzione a dir poco impazzita, capace di concentrare in un lasso di tempo relativamente breve una quantità di opere così elevata da rischiare la congestione. Stipati a forza nelle sale i film danno vita ad un calderone senza capo ne coda, in cui il prodotto è messo in vendita con scarsa sensibilità delle…
Martino (Davanzati) vive col padre psicanalista (Haber). Il vecchio pretende da lui studi diligenti e una carriera sicura, ma il giovane passa le giornate ad accudire le sue tartarughe e a guardare dalla terrazza di casa Ilaria (Chiti), una ragazza che frequenta un corso per ballerine con problemi di anoressia e che (ovviamente) è una paziente di Haber. Martino ricorda Carlito Brigante con la…
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Commenti (1) vedi tutti
Effettivamente qua sembra tutto forzato (sia la Storia del Film che la Recitazione) anche con bravi Attori (De Sio e Haber su tutti) ma nonostante questo la visione non si eleva in almeno qualcosa di soddisfacente,anzi.voto.4.
commento di chribio1