Regia di Manetti Bros. vedi scheda film
Ho adorato fin da subito il cinema dei Manetti Bros. quel loro stile innovativo, fresco e a tratti divertente, quel loro modo di valorizzare le inquadrature mi ha affascinato fin dal primo loro film che ho visto Ammore e malavita, che poi è l’ultima loro opera in ordine cronologico, e la conquista si è ripetuta con questa penultima, anche se …
Anche se ... ci sono cose che sembrano non funzionare perfettamente come dovrebbero. Sembra aleggiare nell’aria una voglia di osare che poi non viene messa in pratica mai del tutto, come un freno pigiato per paura di accelerare troppo e che, per fortuna, viene invece pigiato senza esitazione nel film successivo.
I tre attori protagonisti, GiampaoloMorelli, Alessandro Roja e Serena Rossi sono stupefacenti, si alternano davanti alla macchia da presa non lasciando discendere mai l’attenzione dello spettatore che si diverte nonostante alla base della narrazione ci sia una storia a dir poco drammatica.
Le musiche dei fratelli Pivio e Aldo De Scalzi condite dalle canzoni di Franco Ricciardi, che interpreta anche la parte del boss Gennaro "Mazzadiferro" Scornaienco riescono a dare alla pellicola quel tocco in più che insieme alla rappresentazione che i Manetti Bros. riescono a dare di Napoli, in quella forma colorata e gioiosa che la rende una dei protagonisti assoluti, sono il punto di forza di una storia banale che viene raccontata in modo originale.
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