Regia di Manetti Bros. vedi scheda film
La polizia infiltra un uomo in gruppo musicale napoletano per poter avvicinare ed arrestare un feroce capo della camorra, ma le difficoltà crescono con il procedere dell'operazione e niente andrà come previsto.
E' un curioso e originale film italiano, che fa l'equilibrista sul bordo della farsa napoletana senza mai cascarci, e che fa quello che hanno già fatto molti film e fiction sull'argomento senza riprenderne (quasi mai) i difetti.
I registi riescono a costruire una vicenda seria raccontata con toni semiseri, e ad infondervi una discreta dose di suspense. Non sappiamo infatti come procederà la trama, e almeno nel mio caso non ci ho azzeccato con i pronostici. Il leggero umorismo che è spesso presente non stride e non annacqua la rappresentazione della ferocia dei camorristi, e neppure risulta cinico ad uno spettatore come me che è urtato dalla ridicolizzazione del male.
I personaggi sono tutti abbastanza specifici e caratterizzati, ma senza fastidiose e facili caricature farsesche. Alla fine ciascuno di loro - eccetto i camorristi - finisce per risultare simpatico e fondamentalmente buono. Persino il cantante sbruffone e spaccone rivela, nel momento del bisogno, rispettabili doti di umanità.
Napoli viene rappresentata in versione non turisctica, invernale e piuttosto sporca, quotidiana e demitizzata. Anche certi costumi napoletani vengono rappresentati in modo non banale, con i loro rispettivi esponenti: i funzionari pubblici e i politici legati a doppio filo da raccomandazioni e collusioni con la criminalità, i grandi criminali, i mezzani, e i furfantelli e leccapiedi da quattro soldi. Mi pare che anche il ritratto del sottobosco della musica popolare sia restituito con successo.
Uno scivolone è secondo me, tuttavia, l'episodio del protagonista e la sorella del cantante al ristorantino: la recitazione lì è da fiction TV, come la battuta grossolana e puerile sulla cucina napoletana.
In ogni caso, il bilancio è sicuramente positivo. Penso si possa consigliare soprattutto ai non napoletani, per conoscere un po' meglio la città, i suoi abitanti, e certi suoi costumi.
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