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Song 'e Napule

Regia di Manetti Bros. vedi scheda film

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La recensione su Song 'e Napule

di Baliverna
7 stelle

La polizia infiltra un uomo in gruppo musicale napoletano per poter avvicinare ed arrestare un feroce capo della camorra, ma le difficoltà crescono con il procedere dell'operazione e niente andrà come previsto.

E' un curioso e originale film italiano, che fa l'equilibrista sul bordo della farsa napoletana senza mai cascarci, e che fa quello che hanno già fatto molti film e fiction sull'argomento senza riprenderne (quasi mai) i difetti.
I registi riescono a costruire una vicenda seria raccontata con toni semiseri, e ad infondervi una discreta dose di suspense. Non sappiamo infatti come procederà la trama, e almeno nel mio caso non ci ho azzeccato con i pronostici. Il leggero umorismo che è spesso presente non stride e non annacqua la rappresentazione della ferocia dei camorristi, e neppure risulta cinico ad uno spettatore come me che è urtato dalla ridicolizzazione del male.
I personaggi sono tutti abbastanza specifici e caratterizzati, ma senza fastidiose e facili caricature farsesche. Alla fine ciascuno di loro - eccetto i camorristi - finisce per risultare simpatico e fondamentalmente buono. Persino il cantante sbruffone e spaccone rivela, nel momento del bisogno, rispettabili doti di umanità.
Napoli viene rappresentata in versione non turisctica, invernale e piuttosto sporca, quotidiana e demitizzata. Anche certi costumi napoletani vengono rappresentati in modo non banale, con i loro rispettivi esponenti: i funzionari pubblici e i politici legati a doppio filo da raccomandazioni e collusioni con la criminalità, i grandi criminali, i mezzani, e i furfantelli e leccapiedi da quattro soldi. Mi pare che anche il ritratto del sottobosco della musica popolare sia restituito con successo.
Uno scivolone è secondo me, tuttavia, l'episodio del protagonista e la sorella del cantante al ristorantino: la recitazione lì è da fiction TV, come la battuta grossolana e puerile sulla cucina napoletana.
In ogni caso, il bilancio è sicuramente positivo. Penso si possa consigliare soprattutto ai non napoletani, per conoscere un po' meglio la città, i suoi abitanti, e certi suoi costumi.

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