Regia di Manetti Bros. vedi scheda film
I fratelli Manetti li conoscevo prima soprattutto come registi di videoclip, di cui ricordo in particolare alcuni girati per Max Pezzali come "Il mio secondo tempo" in cui già facevano un elogio del cinema popolare di genere anni 70 e in cui già appariva Gianpaolo Morelli che qui ha un ruolo di co-protagonista. "Song e Napule" è l'unico film loro che finora ho visto ma è stato una sorpresa gradevole, un mix di generi come commedia, poliziottesco e film d'azione miscelati con sapienza e senza annoiare lo spettatore per quasi due ore. Tecnicamente ben girato, il film non ha una trama molto originale e nell'ultima parte si avverte un certo calo dell'ispirazione, ma in compenso vi sono molte felici intuizioni nel disegno dei personaggi, soprattutto l'agente Stillo/Pino Dinamite, interpretato con la dovuta estrosita' da Alessandro Roja. I due registi sanno utilizzare con intelligenza il linguaggio del cinema di genere e ci propongono una Napoli meno folcloristica ma ugualmente piena di vitalità dove gli innesti da musicarello con le canzonette di Lollo Love sono spassosi e al tempo stesso contribuiscono ad un'atmosfera vagamente irreale del film. Buone le partecipazioni in ruoli secondari di Paolo Sassanelli e Carlo Buccirosso in un cast molto affiatato. Seicentomila euro di incasso non premiano un'operazione più arrischiata della media, che non si accontenta delle solite macchiette del cinema italico e sceglie in maniera convinta le dinamiche del genere, declinandole con i ritmi e i tempi giusti.
Voto 7/10
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