La recensione su Song 'e Napule

di Fanny Sally

7 stelle

Quando il timido e ligio Paco, talentuoso pianista diplomato al conservatorio ma perennemente disoccupato, si presenta al sanguigno vicequestore Vitali, questo intuisce subito che il ragazzo non possiede alcuna propensione per il mestiere, ma deve piegarsi, pur disgustato, ad assumere l’ennesimo raccomandato incapace protetto dal politico di turno. Relegato ad un noioso lavoro d’ufficio, il musicista mancato viene tuttavia reclutato per un delicato lavoro di copertura che prevede di entrare a far parte della band del tamarro Lollo Love, cantante neomelodico molto apprezzato dalle famiglie della malavita napoletana. Nonostante la sua reticenza iniziale, Paco è costretto ad accettare, e pian piano si rende conto che quegli eccentrici personaggi rappresentanti di una napoletanità che disprezza sono in realtà molto più umani di tanta altra gente che conosce, e allo stesso tempo scopre di avere delle qualità per diventare un buon poliziotto.

I Manetti Bros, autori cult di apprezzati prodotti del piccolo schermo, firmano una commedia scanzonata, esilarante e intelligente che mette alla berlina gli stereotipi televisivi e cinematografici sulla polizia e sulla mala, costruendo una satira efficace, a volte anche acida e grottesca, che non risparmia nessuno, spaziando tra temi di attualità politica, e strizzando l’occhio anche alle grane della società, e alla sottocultura musicale dei gruppi pop e dei talent show.

Divertente, ritmato e ben recitato, con un cast di attori ben amalgamati dal bravo protagonista Alessandro Roja, ad un inedito Giampaolo Morelli nei panni del , alla talentuosa Serena Rossi, cui si aggiunge il trio di veterani Carlo Bucirosso, Paolo Sassanelli e Peppe Servillo.

Consigliato.

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