La recensione su 300: L'alba di un impero

300: L'alba di un impero (2014): Eva Green

Delusione, delusione, ... cocente delusione. Spazzatura assoluta, un miscuglio idiota di teste sgozzate e arti volanti, di sangue che sgorga verso lo sguardo dello spettatore, di visioni superflue di nudi capezzoli e, ciò che è peggio, gli autori hanno imbrattato il titolo "300" (l'originale - che ha lasciato in bene e in male un segno nel cinema e che rimane tra i miei film preferiti) con uno spin-off dannoso oltre che inutile e retorico. Per me "300" -l'originale- è un gran Film (cfr. ciò che in ragione scrissi  //www.filmtv.it/film/36801/300/opinioni/740723/  ), e allora con mille aspettative, 'carico a 10.000' Watt,  mi sono fiondato al cinema per godermi il putativo sequel, che tale non è!  Che delusione! Quello che dovrebbe lamentarsi di più (oltre a me che sono un fan pagante) è proprio il produttore esecutivo Zack Snyder; incomprensibile come abbia potuto partecipare e accettare di porre la sua firma su una sceneggiatura così insulsa e ripetitiva.

Trattasi di uno spin-off puro, poichè racconta fatti che avvengono prima, durante, dopo e qualche volta in cima al film precedente, una vecchia tattica di solito impiegata dagli sceneggiatori di film horror che cercano di estendere all'infinito il vantaggio di popolarità di un film precedente (cfr. "Saw", "Insidious"). Per capirci, ..., pura SPECULAZIONE, in barba agli spettatori paganti e a tutti i fan del primo '300', che come me gridano 'al tradimento'!

Hanno dato il titolo di "300" in pasto a tutti i numerosi detrattori del primo film, unendo, come per una statua di pongo facile a sgretolarsi, tutti i punti che potevano sembrare critici o deboli dell'originale primo titolo e che in questo spin-off vengono raccolti senza alcuna poetica epica e di fatto rafforzando -paradossalmente- proprio le opinioni negative del primo film:  duelli a non finire, noiosi e esagerati atteggiamenti pseudo-macho,  spade fragorose, atteggiamenti semi fascisti, sangue che sgorga a fiotta e che, con molto cattivo gusto, spesso investe la telecamera. Quasi a dire ai "detrattori, criticoni e rosiconi: avevate ragione voi"!

La co-protagonista Eva Green effettivamente 'buca lo schermo' e riempie l'inquadratura con un certo carisma, la sua Artemisia è una femme fatale, feroce e intrigante, ma non basta a salvare il film.

Rodrigo Santoro nella parte dell'imperatore Serse fa sempre il suo figurone, ma in questo film, se non per la prima parte che sembra promettere qualcosa di buono, ha un ruolo molto marginale. Una presenza sprecata.

I fatti vengono raccontati con gli occhi degli ateniesi e avvengono contemporaneamente all'episodio delle Termopili. Il protagonista principale è il generale ateniese Temistocle (Sullivan Stapleton, insipido attore, imparagonabile rispetto al carisma di Leonida impersonato da Gerard Butler), che dovrà rallentare dal mare l'invasione persiana.

Per Serse e Temistocle, questa battaglia è personale, perché dieci anni prima, nel corso di un precedente conflitto tra i due paesi, gli ateniesi sferrarono un attacco a sorpresa che decimò le truppe persiane e lo stesso Temistocle lanciò la freccia mortale che uccise l'imperatore Dario, padre di Serse.

Al comando delle navi persiane c'è Artemisia (Eva Green), comprendiamo le sue origini e il suo desiderio di vendetta contro i greci. Nonostante la flotta persiana sia enorme, Temistocle e le navi greche al suo comando (di molto inferiori) continuano a tenere a bada i nemici sino al finale.

Questo "300" rimane noioso e irritante. Sebbene Zac Snyder abbia prodotto e co-sceneggiato questo film, la regia è di Noè Munro (il cui unico precedente titolo è un quasi invisibile "Smart People", boh ...). Quel poco che c'è di narrazione è praticamente isolato nella prima mezz'ora che sembra poter promettere qualcosa di buono sino a far perdere ogni speranza all'ennesima proclama guerrafondaio e nella battaglia che segue.

Visivamente le cose non vanno meglio, il direttore della fotografia Simon Duggan emula con approssimazione cinematografica lo stile del primo '300' e delle illustrazioni di Miller, ma sembra essere meno "fumetto" e più "fuffa", poi i vorticosi movimenti di macchina non aggiungono nulla allo spettacolo. Si fa rimpiangere la più oculata regia di Snyder, stremante nella dinamica senza essere fragorosa e ridondante. Senza parlare della post-produzione che nel primo '300' era nella fotografia un'opera d'arte dipinta con china.

Nel primo '300' i combattimenti erano meno numerosi e ogni colpo di spada aveva un'attenta coreografia e sembrava un artistico fumetto dipinto a china e colorato di cremisi e di caldo giallo cangiante. Di quello che fu '300' non rimane nulla, solo un'accozzaglia di duelli, sgozzamenti, proclami guerrafondai, muscoli e seni alla mercé dell'umidità del freddo mare. Ogni senso epico è fuggito via, questo spin-off sembra molto di più a quelle schifezze tipo "Scontro tra Titani" o "La Furia dei Titani", "Immortals", o robaccia simile.

Si scende nel ridicolo in due episodi. Quando Artemisia tenta di sedurre Temistocle, e sembra una lotta di wrestling americano, giusto per  confondere la linea netta, ma che qui sembra sottile, che c'è tra sesso e violenza sessuale.

Altra scena ridicola è quella che vede Temistocle uscire in groppa  al suo cavallo da una nave, saltare da una barca all'altra, entrare con il destriero nelle fiamme (ma come? con un cavallo? praticamente impossibile) e poi dal mare risalire (forse tramite ascensore ...) sulla nave persiana dove c'è Artemisia.

Il film delude anche un verace fan del primo '300' come me. Che tristezza! Snyder, ritorna dietro la macchina da presa e fregatene del vile denaro!