Regia di Noam Murro vedi scheda film
L'alba del nuovo impero si staglia nelle vie iconografiche digitali:virile,possente e saliente,dotato di virtu' "reto(eroi)riche",al passo con tempi millenari ma tanto moderni.
Il secondo capitolo della saga (ripreso dalla novella di Frank Miller) offre qualcosa in piu' rispetto al precedente del 2007.
Nel primo episodio assistevamo a uno zibaldone fumettistico assiemato nell'incedere anabolizzato dei suoi spartani,con un Gerard Butler da canovaccio "peplum moderno",nel quale trionfava un digitale patinato ma inconcludente.
Questa sorta di "prequel-sequel" possiede invece un aura piu' matura,dotata d'un femminino ammaliante e seducente,impersonato dalla mefistofelica Eva Green.
La sua Artemisia compare come una Dea degli inferi,al comando di una flotta persiana che tenta di annientare l'armata greca.Ma non ha fattto i conti con la "spina dorsale" della Grecia,su quei guerrieri votati al sangue e al sacrificio,e del suo condottiero Temistocle (Sullivan Stapleton),anch'egli statua culturista,una sorta di Russel Crowe/Gladiatore dell'antica Grecia.Personaggi che appaiono come un "limbo" tra il precedente e l'attuale,nel quale si avverte LA presenza degli spartani "300" del 2007.La vicenda si svolge tra la devastazione e la morte nella splendida Grecia e i mari di essa,donandoci un breve cameo dei mitici "mantelli rossi" spartani come "eroi/martiri" d'un altro tempo.
Il nuovo impero è diretto con mano celere che ne esalta i valori sanguinolenti,una regia che sottolinea l'energia virile del tempo,i ralenty violenti e cristalizzati portano con sè un aura da "Grand Guignol" scolpito nel tempo:materiale,muscoloso e fremente nell'erotismo selvaggio.
Va da sè che la storia è tagliata su misura per un pubblico di appasionati,d'un neocinema "sandalone" di marca Hollywoodiana.Nonostante la struttura schematica e manichea,"300 l'alba di un nuovo impero" si presenta sotto la classica cortina seducente,dal fascino ipnotico nel presentare i suoi personaggi.
Dall'eroico Temistocle,al "divino/(diabolico)" King Serse alla splendida Artemisia il regista Noam Murro assembla una pellicola dal sapore fumettistico,con effetti iconografici tronfi di antichita' al sapore digitale.
Una pellicola "computeristica" dove le figure interagiscono tra loro, in dialoghi dal magnetismo forse retorico ed evanescente,ma efficaci nella complementarita' ed in sintonia con l'ambiente.
Murro compie cosi' un balzo avanti rispetto all'episodio del (2007) donando alla storia un realismo palpabile,abbandonando in parte i virgulti mastodontici di Butler e C. e disegnando sopratutto una tensione "erotica-emozionale" tra Artemisia e Temistocle.
Nonostante cio' l'aura rimane quella virile e sagace in immagini forti e sconsigliate ai sensibili,dove teste e arti smembrati sono la macabra "cornice" d'un quadro (o fumetto) di una nuova era cinematografica:quella dei "sandaloni" al digitale........
Per una serata di relax e divertissement al popcorn questo "Nuova era dei 300" ci puo' stare........
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