Regia di James Wan vedi scheda film
Un horror con tutti i clichè che però funziona.
Probabilmente è un problema mio, il fatto che non vedo gli horror, se non raramente, e che preferisco di gran lunga le loro parodie. Prendiamo per esempio questo grande successo di qualche anno fa, molto piaciuto al pubblico, seppure con piacere decrescente all’aumentare dell’età (rimanendo su voti però interessanti). Ha una botta di luoghi comuni dei film horror: siamo nel mondo delle case possedute, dove si aggirano sti demoni incazzosi e desiderosi solo di rompere i coglioni a chi va ad abitarci. Come nella spunta della lista della spesa, c’è un po’ di tutto: porte che si aprono o si chiudono da soli, rumori, tonfi e casini vari (di solito, di notte, se no non rompe abbastanza i maroni), quadri finiti per terra e poi sempre peggio, possessioni, corpi che vengono trascinati da entità molto bizzose, corpi che lievitano, esorcismi, veggenti, brutte storie passate di impiccati e sfighe varie, streghe, studiosi del soprannaturale, puttanate varie.
La storia è quella tramandata da una reale coppia famosa in America, un duetto di Dylan Dog made in USA, avvezzi a centinaia di casi misteriosi, magari anche in buona fede. Qua parliamo di uno di questi, uno dei più famosi, la casa posseduta (si diceva) ad Amityville, zona New York, dove i proprietari, spaventati da chissà cosa, chiamarono questi due ad indagare. Questo è tutto vero, è realtà, certo che poi si rimane scettici su tutto il resto, su quanto venne raccontato dagli inquilini e da chi indagò. Il film riprende questa storia (la riprende da un romanzo, in realtà), la romanza un tantinello e via così. La cosa certa è che tanti ci fanno dei soldi: la coppia di investigatori con libri e conferenze, il film in questione col botteghino. Uno straccio di prova, come sempre, zero virgola zero.
Ciò non toglie che il film è fatto bene, ha il suo ritmo, è ben costruito, avrà fatto cagare sotto molta gente al cinema perché comunque, anche se non originale, funziona. Io sono per una sufficienza ma chi ama il genere sarà anche più generoso, credo. Il film costò poco (soldi spesi alla grande, sembra una produzione più importante) e come detto fu un successone. Inevitabile il sequel.
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