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L'evocazione - The Conjuring

Regia di James Wan vedi scheda film

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La recensione su L'evocazione - The Conjuring

di supadany
7 stelle

Tra i film horror di maggior successo degli ultimi anni, low budget, ma pur sempre abbastanza considerevole (20 milioni di dollari) per risultare curato nella forma, firmato da James Wan, nuovo Re Mida del genere che si crede bravo (non so se questo possa essere un pregio o un difetto) ed a prescindere da tutto non è certo un pivello.

Appena trasferitasi in una nuova casa/fattoria una famiglia numerosa si trova a dover fare i conti con gli spiriti malvagi che la abitano e che loro stessi liberano al loro arrivo.

Per tornare ad avere una vita normale chiamano i coniugi Warren (Patrick Wilson e Vera Farmiga), esperti investigatori nel campo del paranormale.

 

Patrick Wilson, Vera Farmiga

L'evocazione - The Conjuring (2013): Patrick Wilson, Vera Farmiga

 

Pellicola costruita come si deve, che vanta una buona attenzione per i dettagli percettivi, visivi o uditivi che siano, anche se poi non fa gridare al miracolo (il che è comunque un demerito relativo).

Si fa subito forza con un’introduzione efficace dei coniugi Warren, il che conferisce una cospicua dose di credibilità, apre con furbizia ulteriori strade (vedi la bambola “Annabelle” che nel frattempo ha già avuto un “suo” film, anch’esso di successo), insomma ogni mossa ha dietro un suo perché, tangibile o meno all’interno del film.

Sfrutta poi vagonate di archetipi del genere, dai rumori (la porta meno cigolosa emette stridii da guinness), ai dettagli demoniaci, riesce a creare una buona suspence anche se a dire il vero poi quando deve esplodere definitivamente paventa qualche balbettio in più.

In tal senso risulta emblematica la parte finale; infatti quando sopraggiunge il più bello poi quest’ultimo non dura a sufficienza (risoluzione non in linea con la durata del film) per ghiacciare il sangue.

Stimolanti invece i titoli di coda, studiati per accrescere ulteriormente la soggezione, d’altronde nel cinema di James Wan la maestria nell’utilizzo del mezzo (migliore di quasi tutti i suoi colleghi attuali, ma non paragonabile ai capisaldi del genere) va di pari passo con un’idea globale che guarda indietro, riprendendo stilemi collaudati, ed ancor di più avanti per aprirsi sempre più strade.

Molto apprezzato dal pubblico (320 milioni di dollari d’incasso), probabilmente più scaltro che completamente riuscito, ha evidenti meriti, qualcosa di meno convincente e può contare su un buon cast che va dal feticcio horror dell’autore (Patrick Wilson, già presente in “Insidious”) a delle vere donne sopra la media come Vera Farmiga e Lili Taylor che sanno conferire ai loro personaggi paure e consapevolezza.

Discreto.

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