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L'evocazione - The Conjuring

Regia di James Wan vedi scheda film

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La recensione su L'evocazione - The Conjuring

di GIANNISV66
8 stelle

La cinematografia horror oggi sembra in una fase di stallo dal punto di vista dell'originalità.
Le produzioni, numerose, ricalcano ormai alcuni sentieri ben consolidati che sembrano tracciati più dalle logiche del profitto al botteghino che non dalla ricerca di nuove formule di espressione visiva.

Da un lato film ricchi di effetti talmente truculenti da rasentare la macelleria, l'esposizione scriteriata di dettagli anatomici per colpire lo stomaco più che l'immaginario dello spettatore; dall'altra le commistioni con il fantastico più propriamente detto (soprattutto nelle ghost-stories) che se propongono qualche soluzione originale al tempo stesso però ne dettano i limiti finendo per sfociare in operazione non ben definite e di conseguenze lungi dall'essere riuscite (un esempio per tutti: La Madre, passato di recente sugli schermi).
Per non parlare della ormai deprecabile mania di propinarci remake di ogni sorta, rivisitazioni di vecchie pellicole arricchite di effetti speciali ed impoverite nel contenuto.

 

Discorso lungo e complesso, difficile da fare in poche righe. Quello che qui preme sottolineare è come, in una situazione attuale ricca di titoli ma attraversata da poca fantasia, ci sia comunque chi riesce a proporre ancora dei film genuinamente horror, con l'indiscutibile merito di atterrire il pubblico (cosa che, a modesto avviso dello scrivente, deve essere il principale motivo di orgoglio per chi si cimenti nel cinema di paura).

Questo è indubbiamente il caso di L'Evocazione, diretto da James Wan, regista che possiamo ormai definire uno specialista del genere.

Basato su una storia vera, ovvero l'attività dei coniugi Warren, celebri studiosi dell'occulto e fondatori della New England Society for Psychic Research, il film riporta la vicenda di una casa infestata da una presenza maligna.

La famiglia Perron, padre, madre e cinque figlie, acquista e si trasferisce in un casolare della campagna del Rhode Island, e in breve tempo si ritrova a fare i conti con una serie di eventi tanto inspiegabili quanto spaventosi, finendo col chiedere in preda alla disperazione l'aiuto dei coniugi - detective dell'occulto.

Inizia così una storia che si dipana in bilico fra il racconto di fantasmi (la più piccola delle figlie fa amicizia con un amico immaginario che tanto immaginario poi non si rivelerà) e il resoconto di una possessione demonica.

Niente di nuovo sotto il sole, la memoria corre ad Amityville Horror (ispirato anch'esso a un caso affrontato dai coniugi Warren), ma qui entra in gioco l'abilità degli sceneggiatori e del regista. Che riescono a edificare una storia davvero paurosa, con una perfetta dosatura di tempi, pause, dialoghi e tensione finalizzati alla costruzione di una ragnatela in grado di “acchiappare” lo spettatore e tenerlo inchiodato sulla poltroncina.

Anche le apparizioni soprannaturali sono centellinate nel modo giusto, apparendo funzionali allo sviluppo della trama e non, come sovente accade altrove, infilate nelle scene senza troppo criterio con l'intenzione di creare spavento e finendo invece per avere, come effetto principale, la demolizione della struttura narrativa a discapito così della qualità complessiva dell'opera.

Al tripudio di effetti speciali il regista preferisce la costruzione di atmosfere e suggestioni che portano a trasmettere un senso di tremenda angoscia e di terrore latente, ogni angolo di oscurità può rivelarsi insostenibile.

Assolutamente positivo il cast, in cui spicca per personalità l'interpretazione di Vera Farmiga nei panni di Lorraine Warren, che appare assieme alla madre, Carolyn Perron (Lili Taylor), la figura centrale della vicenda. Bene anche Patrick Wilson nella parte di Ed Warren, e brave le interpreti delle ragazze della famiglia Perron, mentre è decisamente più defilata la figura del padre.

Le coordinate di riferimento per il regista sono il già citato Amityville Horror e il Poltergeist di Tobe Hooper, ma per l'appunto rappresentano solo un riferimento, entro il quale Wan dimostra di muoversi in maniera originale. Più sfumato a mio avviso appare il riferimento a L'Esorcista, assolutamente inarrivabile per la capacità di trattare un tema difficile attraverso una drammatizzazione di rara efficacia..

Questo è, più semplicemente, un eccellente film horror, che farà la felicità degli appassionati.

Sulla trama

"Formidabili sono le forze soprannaturali, queste forze sono eterne ed esistono ancora oggi. Questa storia è vera. Il diavolo esiste. Dio esiste. I nostri destini dipendono da quale Dio scegliamo di seguire"

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