Regia di Chris Buck, Jennifer Lee (II) vedi scheda film
Non riuscendo a controllare i poteri magici che fin da bambina le consentirebbero di dominare il ghiaccio e terrorizzata dalla possibilità di fare con essi del male all'adorata sorella minore Anna, la principessa Elsa vive da reclusa la sua adolescenza, finché la morte dei genitori non la costringe a comparire in pubblico per essere incoronata regina di Arendelle. Venuti allo scoperto i suoi poteri, la giovane donna si dà alla fuga, nascondendosi in un castello di ghiaccio, mentre l'intero reame viene avvolto dal freddo di un inverno senza fine. Sulle sue tracce, si metterà la sorella Anna, aiutata dall'aitante montanaro Christof, dalla renna Sven e dal pupazzo di neve parlante Olaf.
La pellicola che ha segnato il ritorno della Disney alla fiaba musicale "classica": evidentemente se ne sentiva il bisogno, considerato l'enorme successo al botteghino con inevitabile e ricchissimo indotto di merchandising assortito. Il film è ovviamente rivolto a bambine men che decenni, però tutto sommato risulta piacevole anche per gli adulti cresciuti con le favole Disney. Al netto di una sceneggiatura fin troppo semplice e lineare, Frozen diverte, riuscendo a tratti a emozionare anche il più cinico degli spettatori. Non tutte le canzoni entusiasmano, ma Let It Go (in italiano "All'alba sorgerò", con la voce di Serena Autieri) ha meritato l'Oscar diventando rapidamente un classico.
Gradevolmente tradizionale: 8/10.
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