Espandi menu
cerca
Il quarto uomo

Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film

Recensioni

L'autore

sasso67

sasso67

Iscritto dal 6 dicembre 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 94
  • Post 64
  • Recensioni 4490
  • Playlist 42
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il quarto uomo

di sasso67
8 stelle

Uno dei film che meglio testimoniano il talento visionario ed eversivo, per certi aspetti iconoclasta, di Paul Verhoeven, come forse non se ne vedeva uno dai tempi di Buñuel e Jodorowsky. Chi conosce il Verhoeven americano dei grossi successi commerciali degli anni '90 sappia che questo non è neanche lontano parente del regista che realizzò i primi film nella sua madrepatria, che è l'Olanda. E sappia anche che, al confronto, i primi lavori di Almodovar sono acqua di malva.

Il protagonista del Quarto uomo è infatti uno scrittore cattolico ma omosessuale, in crisi con il proprio compagno. Viene invitato a tenere una conferenza in una cittadina di provincia e resta ospite di una donna cui, come scoprirà, sono già morti tre mariti. Dopo la prima notte di sesso, lo scrittore vorrebbe andarsene, ma decide di restare quando scopre che il nuovo fidanzato della vedova è un bellissimo ragazzo da lui già incontrato all'edicola della stazione.

Tra presagi di morte e ossessioni religiose, lo scrittore si troverà a vivere una sorta di incubo che si chiuderà soltanto con il compiersi del destino del quarto uomo del titolo.

Verhoeven usa tutto l'armamentario di cui è in possesso, compresa una forte dose di misoginia, che lo accompagnerà anche nella sua carriera americana (si pensi a Basic Instinct).

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati