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Quarto potere

Regia di Orson Welles vedi scheda film

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La recensione su Quarto potere

di supadany
10 stelle

VOTO : 8.
Esordio alla regia per Orson Welles, qui autore a 360°,  e film destinato e rimanere di culto per sempre, vero e profondo innovatore della settima arte, sia per le qualità tecniche di rappresentazione che per le caratteristiche dello stile narrativo.

Charles Foster Kane (Orson Welles), magnate ricchissimo e dalla vita ricca di eventi, è da poco morto quando un giornalista indaga sulla sua vita partendo da una domanda ricorrente :

- A chi/cosa si riferiva Kane quando sul punto di morte pronunciò la parola “Rosebud”?

E lungo il percorso necessario per cercare di fare chiarezza sul significato di questa parola scoprirà dettagli sulla sua vita, intervistando le persone che lo circondarono in vari momenti della sua vita, a partire dall’infanzia negata, la sua rapida scalata nel giornalismo, le sue ambizioni politiche, fino ad arrivare alle sue relazioni sentimentali.

“Citizen Kane” è un grandissimo film, considerato unanimamente come immortale, rivoluzionario e fondamentale per la storia del Cinema indivenire (qui siamo nel 1941, anche se il film pare decisamente meno datato).

Appare ingegnoso come pochi dal punto di vista tecnico, con riprese studiate e realizzate con angolazioni particolari, e scelte svariate di luci e tonalità che permettono a tante scene di sembrare più profonde del solito e quindi anche di farsi ricordare per la loro particolarità.

Ma anche dal punto di vista contenutistico Welles si conferma avanti sui tempi mettendo in scena un personaggio complesso (in rilievo su di uno sfondo dove il denaro determina successi ed insuccessi, d’altronde siamo in America ed il protagonista è “un vero americano”), ricco d’origine (ma con dolorose, quanto non volontarie, rinuncie), di successo per tutti (quando vuole sfondare nel giornalismo si compra l’intera redazione migliore della città), seguito per interesse, determinato nelle sue scelte (spesso ostacolato per le stesse, vedi il frangente politico), ma anche poi solo con tutte le sue, tante, cose di cui s’appropria in ogni dove.

Per questo vedasi anche la parte finale, e risolutiva, del film con il salone riempito di tutti i cimeli di una vita e con la rivelazione sull’origine della parola “Rosebud”, simbolo di una vita troppo presto obbligata a diventare qualcosa di diverso.

Il tutto costruito seguendo i flashback dei personaggi che circondarono Kane che danno luogo ad una struttura narrativa articolata ed oliata alla perfezione

Insomma “Quarto potere” è un grande film su tutta la linea, a partire dalle primissime immagini (seguite da un finto cinegiornale d’epoca scaltro ed affiatato, da gustare tutto d’un fiato) per poi scandagliare ogni singola scena per le evidenti qualità tecniche ed il personaggio, tanto particolare dal poter essere considerato uno dei più interessanti di tutta la storia del cinema.

Pietra miliare.

Su Orson Welles

VOTO : 8.
Regia mastodontica, innovatrice, propositiva, contraddistinta da un'attenzione al dettaglio e da una ricerca di soluzioni visive e non solo, davvero avanti sui tempi ed ancora oggi esempio immortale di cosa il cinema sia capace.

Su Orson Welles

VOTO : 8.
Si ritaglia un gran bel ruolo che valorizza ulteriormente con un'interpretazione imponente, ricca e quasi impeccabile.

Su Joseph Cotten

VOTO : 7.
Molto convincente nella parte di un amico di Kane.

Su Dorothy Comingore

VOTO : 7++.
Intensa in un ruolo, quello della seconda compagna di Kane, ricco di sfumature semplici e complicate allo stesso tempo.

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