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Quarto potere

Regia di Orson Welles vedi scheda film

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La recensione su Quarto potere

di bradipo68
10 stelle

La parabola di Charles Foster Kane tra Xanadu e Rosebud.Da qualunque parte si guardi ,questo film è epocale .Epocale per la storia che racconta,epocale per la peculiarità del suo autore che ottiene dai famigerati Studios il controllo totale della sua opera(e se ne pentiranno amaramente),epocale per il modo in cui è girato ,un modo di girare mai visto prima di allora e fonte di innumerevoli imitazioni.E'stato detto tutto su questo esordio di Orson Welles,probabilmente una delle personalità più temibilmente egocentriche che abbiano mai avuto a che fare col cinema,arte in cui l'egocentrismo per molti è ragione di perseverare nel successo.In Welles l'egocentrismo sfuma nella megalomania,i margini non sono mai stati così sottili,ma io metterei la firma per averne 1000 di Orson Welles al giorno d'oggi,in cui il cinema è diventato materia di nani dediti solo all'incasso e poco all'arte.Credo che questo sia uno dei pochi film sui quali ci si possa scrivere libri ,trattati e altro ancora.Questo per dire che probabilmente è stato detto tutto su quest'opera fondamentale per la storia del cinema.Allora che dire di nuovo?Nulla,io non posso essere al pari di tanti che la critica la fanno per professione,posso dare solo mie impressioni personali ed è quello che cercherò di fare.Non nascondo anche di aver letto tanto a proposito di questo film.L'occasione di rivederlo è che finalmente sono riuscito a vederlo in edizione originale,quella di 120 minuti e non quella di 95 che avevo già visto varie volte in passato.E di questo devo dare merito a SKY che mi ha fornito questa materia prima per le mie dissertazioni da bar.L'edizione è restaurata con delle immagini di un nitore impensabile per un film degli anni 40,in cui si apprezzano ancora di più i contrasti tra i neri profondi e i bianchi abbacinanti della straordinaria fotografia di Toland,i giochi di ombre che conferiscono alla visione il colore che è negato dal cromatismo limitato.La cosa che colpisce immediatamente è la tridimensionalità che assume la scena:la profondità di campo che prima di allora probabilmente era una perfetta sconosciuta o al massimo una chimera è protagonista assoluta di molte sequenze.Qui le scene sembrano fatte in 3D,tanto è ardito lo studio in questo senso.Mi fa pensare un po'alla storia di Giotto e CImabue:Quest'ultimo dipingeva opere bellissime ma non c'era studio prospettico,Giotto fece ancora meglio e in più aggiunse lo studio della prospettiva.Prima di Citizen Kane ci sono fior di capolavori ma fanno la figura dei quadri di Cimabue rispetto a quelli di Giotto:rimangono capolavori ma il film di Welles è qualcosa di nuovo,di rivoluzionario di totalmente diverso.Non nascondo neanche il mio rapporto contrastato con questo film:lo vidi la prima volta più di 20 anni fa e non riusciì a capire la portata della rivoluzione messa su schermo da quel genio che rispondeva al nome di Welles.Anzi mi parve un film ideologicamente controverso e non essendo abituato a tali visoni rimasi un po'dubbioso sulla sua aura di capolavoro.In realtà non avevo gli strumenti cognitivi che ho adesso per riuscire ad apprezzarlo.E anche dopo che varie visioni mi hanno fatto cambiare idea su questo film,come talvolta mi succede(vedi Jules e Jim),continuo a preferirgli L'Infernale Quinlan che probabilmente è più vicino alle mie corde emotive.Ma devo anche riconoscere che senza questo Citizen Kane,probabilmente non ci sarebbe stato nessun infernale Quinlan.Diciamo che Kane e Quinlan pur nelle loro enormi differenze sono le proiezioni su una lente deformata dello stesso ego.Un ego smisurato che quasi si vede in ogni sequenza,come quelle nella vuota reggia fiabesca di Xanadu,un accozzaglia di stili architettonici che mi ha ricordato non poco le sale del castello di Neuschweinstein,la dimora preferita di Ludwig II di Baviera anche lui leggermente affetto da delirio d'onnipotenza(giusto per usare un eufemismo),in cui è come se il re amasse sentire il suono della propria voce rimbombare nelle vuote stanze....La solitudine è un prezzo da pagare quando la personalità è così dissonante dal resto della popolazione.Per quanto riguarda l'argomento trattato si presta a diverse interpretazioni.Se uno va a vedere la nostra situazione odierna ancora si fa un gran parlare del potere mediatico della comunicazione.E questo signore ne parlava già nel 1941...quanto era avanti.Oggi ci sono altri mezzi di comunicazione ma il succo del discorso è lo stesso.Bisogna saperli usare e avere un codice etico per cercare di non manipolare le coscienze della massa.E su questo codice etico il Kane del titolo non era tanto favorevole ,come si evince dalla storia della carriera di cantante della sua seconda moglie,una carriera creata dal nulla nonostante le stroncature(memorabili le scene alla prima di lei,l'amico fa i festoni di carta col libretto dell'opera lirica,lui ha uno sguardo fisso,ferreo e applaude con forza dopo il flebile appaluso tributato dal pubblico), addirittura lui costruisce un teatro per farla cantare(ancora la megalomania in azione) e orchestra una campagna di stampa stile bombardamento per creare un flusso di opinione pubblica a lei favorevole.Solo per dimostrare che pagando si può fare tutto.Tutto questo fa riconsiderare la filosofia degli uomini self made di cui l'America si vanta,qui si fa tutto per dare una scalpellata al piedistallo del Sogno Americano che visto da questa prospettiva non è un bel vedere,non è cristallino,anzi è inquinato come non mai,degno di essere rottamato come va di moda dire al giorno d'oggi..Charles Foster Kane da perfetto signor nessuno arriva fino al vertice della piramide sociale..in che modo non importa...Rosebud..la parola pronunciata in punto di morte dopo un indagine così accurata rimane lo stesso un mistero..ma non importa dopo aver visto questo film perfettamente circolare che comincia e finisce con l'occhio della cinepresa posato su un cartello di divieto di oltrepassare quel punto,sappiamo almeno chi era Charles Foster Kane e che cosa faceva..Infine una notazione sul doppiaggio italiano:ma perchè storpiare Rosebud in Rosabella e Xanadu in Candalù(o qualcosa del genere)?Non era meglio lasciare le parole originali?

Su Dorothy Comingore

brava nel ruolo della seconda moglie,affranta a fare puzzles nella reggia di Xanadu

Su Joseph Cotten

ottimo,nella parte dell'amico

Su Orson Welles

Io credo che Kane e Welles siano la stessa persona oltre il racconto cinematografico

Su Orson Welles

la sua opera prima è uno spartiacque della storia del cinema

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