Regia di Demofilo Fidani vedi scheda film
Una trama inesistente, un cast di serie C, una regia disattenta: è l'ultimo lavoro di Demofilo Fidani, che sconfina apertamente nella pornografia dopo una decennale carriera a base di puro trash, nella quale il regista sardo è riuscito a licenziare venti titoli venti, la maggior parte sgangheratissimi spaghetti western. Di questa pellicola, come era uso ai tempi, esistono due differenti versioni: quella integrale, puramente hardcore, e quella 'per il grande pubblico', che a furia di tagli (delle scene pornografiche) raggiunge i settanta minuti di durata ed è comunque inguardabile. Una ragazza che si accoppia con chicchessia, principalmente impegnata in amplessi lesbici: Calde labbra offre questo menu, prendere o lasciare. Per quanto si capisca perfettamente chi lascia, c'è anche chi prende: gli estimatori del brutto, del vuoto, del nulla cinematografico apprezzano sentitamente e ringraziano Fidani (anche) per questa sua ultima, inesorabilmente orrenda fatica. Ma è un orrendo che, prendendosi sul serio appena il minimo indispensabile, riesce quantomeno simpatico. Sceneggiatura del regista, della moglie (nonchè costumista, nonchè arredatrice, nonchè scenografa) Mila Vitelli Valenza, di Marco Gherardi e di Otello Cocchi; Leonora Fani è la protagonista, mentre al suo fianco vengono schierati Claudine Beccarie, Rosemarie Lindt, Jacquest Stany e Sofia - sorella di Silvia - Dionisio (che però si fa accreditare come Flavia Fabian). Musiche pasticcione di Lallo Gori. 1/10.
Una giovane studentessa ha bisogno di ripetizioni private di francese. L'insegnante che viene a casa è però interessata alla ragazza non solo come allieva. Il suo interesse è immediatamente ricambiato, con grave turbamento della famiglia.
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