Regia di Lloyd Bacon vedi scheda film
Il musical non è certo il mio genere preferito ma, questo è sicuramente un grande film. Conta per vari aspetti, prima di tutto nell'ironia che si fonda su battute sulla crisi del '29 e varie scene simpatiche e ben realizzate (come la scena della cacciata di casa della ragazza dove la portinaia dice "nessuno me la fa sotto il naso" e in secondo piano si vede svincolarsi un uomo dalla camera di una donna), poi c'è la grandiosità della coreografia finale con i numeri di danza realizzati da quel genio di Busby Berkeley che sono davvero spettacolari, fantasiosi e molto originali; come ultimo punto, e di certo non meno importante degli altri, è il finale che dà un senso maggiore a tutto il film dandone una vera e propira filosofia dello spettacolo, il regista che tanto aveva faticato, che si era anche rovinato la salute a forza del troppo lavoro e che aveva fatto di tutto per fare in modo la ragazza potesse riuscire a imparare la parte in tempo per la prima, non viene considerato e maltrattato dal pubblico e sprofonda in una malinconia solitaria con la quale si chiude il film. Grande finale che fa riflettere su tutto il meccanismo dello spettacolo, un continuo via vai tra salite e discese (il regista quotato che viene dimenticato e la giovane sconosciuta che sale alla ribalta) e una non curanza per il lavoro che si fa, il regista vive per il giudizio di un pubblico che a volte sa essere ingrato; grande lezione data da un film di un genere (musical) che solitamente ha lo stereotipo della banalità e della superficialità, questo film si distingue per una profondità di fondo sul meccanismo dello spettacolo (e non solo) e, non è poco.
Ottima, essendo un musical è ovvio che sia così
Piccola parte per colei che diventerà la stella numero uno di questo genere di film.
Buona recitazione ma non eccezionale.
Non male, se la cava abbastanza bene nei numeri di danza e sa cantare.
Ottimo. Parte sofferta e intensa; il ruolo che, alla fine, è il più importante del film.
Grande regia a servizio della coreografia di un genio. La regia si basa su leggeri movimenti di macchina a volte molto significativi che, nello spettacolo finale, sanno essere usati alla perfezione.
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