Regia di Samuel Fuller vedi scheda film
Quaranta pistole è un western brutale,violento,sensuale e veloce sia per il montaggio che per la durata di appena ottanta minuti.
È un western che si prende gioco degli stereotipi classici di ogni film western;e che lo fà,partendo dalla presentazione dei due protagonisti:la fanciulla si presenta in scena cavalcando furiosamente un cavallo mentre,il protagonista maschile ci viene presentato mentre arriva a bordo di una carrozza.
Inoltre in questo western la fanciulla non è indifesa ed innocente ma è la cattiva della trama;la nemica da sconfiggere.
Il film presente nella sua bellezza dei straordinari virtuosismi registici che per numero e bellezza si gioca il primo posto di questa classifica con L'Infernale Quinlan.
In particolar modo il lunghissimo pianosequenza della durata superiore ai quindici minuti che comincia con un interno di una camera da letto e,attraversando tutta la strada arrivano fino all'ufficio postale;qui la macchina da presa Si sposta sull'ingresso della protagonista a cavallo a capo di quaranta ladroni (da qui il titolo Quaranta pistole).
Altra grande ripresa è nella casa di lei con un dialogo ripreso interamente senza campo e controcampo.
Questo film fece da spunto a Godard per realizzare il suo "Fino all'ultimo respiro" riprendento nel suo film una scena di questo film.
Straordinario il cast con I due protagonisti straordinari e perfettamente inseriti nel contesto del film.
Sia Barry Sullivan nei panni di Bonell che,sopratutto una splendida Barbara Stanwyck sono perfettamente indovinati.
Fuller raccontò che per il ruolo della protagonista Si era proposta anche Marilyn Monroe ma che lui temendo che in questo modo il film si trasformasse in una commedia le preferì la Stanwyck;la coraggiosa scelta si dimostro azzeccatissima.
Fuller si dimostra un regista straordinario,uno dei più grandi visionari dello scorso secolo e questo è forse il film in cui è più forte la sua poetica.
Un grandissimo classico del genere western.
VOTO:10/10
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