Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
'Numero diciassette' non fa riferimento alla cronologia dei film diretti dal regista - è il sedicesimo - ma al civico di un'abitazione dove, a notte fonda, si svolge la movimentata prima parte del film, letteralmente diviso in due tronconi, nella quale veniamo a conoscenza della variegata fauna umana che popola il film, ossia un ubriacone (Leon M. Lion) che rinviene (quello che sembra essere) un cadavere (Henry Caine), un detective (John Stuart) che sta seguendo un caso di furto di una collana (che si rivelerà il McGuffin della storia), una ragazza che precipita dal soffitto (Ann Casson), due uomini (Donald Calthrop e Barry Jones) e una donna sordomuta (Anne Grey) in arrivo nella casa di notte che si spacciano per potenziali acquirenti della casa, nonché un ultimo misterioso individuo (Garry Marsh) che arriva per ultimo nella contesa. Tutto ruota attorno alla collana e tutti, chi per un motivo chi per un altro, sono interessati ad essa e disposti a fare qualsiasi cosa pur di averla.
Da una prima parte, piena di colpi di scena e ribaltamenti delle situazioni, dove, come capita sovente nel cinema di Hitchcock, niente e nessuno è ciò che sembra, tutta giocata in interni, con l'autore che palesemente usa il soggetto - una commedia e un romanzo di J.J. Farjeon - per costruire una satira tanto del cinema espressionista, con giochi di luci ed ombre che invece che spaventare fanno ridere, quanto dei film di detection, passiamo a una seconda in esterni, addirittura pirotecnica e dal ritmo vertiginoso, a cui Hitchcock supplisce alla carenza di effetti speciali con la fantasia nell'usare modellini di treni (e vaporetti), che ''corrono veloci nella notte'', come dirà in seguito Truffaut a proposito dei film.
Trama e svolgimento a dir poco inverosimili, ma tutto giocato sul sottile filo dell'ironia.
Voto: 7 (v.o. su YouTube).
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