Regia di J.C. Chandor vedi scheda film
Un uomo solo in una barca a vela con lo scafo perforato da una stupida e crudele coincidenza.... ma è solo l'inizio delle sventure.
Certamente si tratta di una scommessa: un film praticamente non parlato, ambientato in mezzo al mare con un solo attore..... Per di più non sappiamo niente su di lui, né della sua vita, né del perché si trovi lì. Tuttavia è sicuramente una scommessa vinta, perché ci troviamo di fronte ad una pellicola coinvolgente, che ci avvince, e ci fa provare a momenti (almeno per quello che mi riguarda) angoscia per le sorti del protagonista.
L'inizio dei suoi guai - cioè il contenitore galleggiante che urta e perfora il suo scafo - dice qualcosa sulla precarietà dell'esistenza umana, sempre appesa ad un filo, e sulla tremenda catena del male che a volte si accanisce su un individuo ignaro, iniziando mentre stava sonnecchiando tranquillo.
Qualche difetto, a ben vedere c0è, senza che comprometta la riuscita generale. Le riprese, in un paio di casi, inquadrano molto di sfuggita eventi importanti, rendendo poi incomprensibile quello che succede nei momenti successivi. Un paio di volte, infatti, ho dovuto retrocedere di un paio di minuti per osservare meglio quanto accaduto. Sulla recitazione di Redford, infine, c'è secondo me un punto interrogativo. La sua prova si può giudicare un po' inespressiva, oppure espressiva di un certo stoicismo e forza di sopportazione nelle disgrazie. Io non credo di avere una risposta certa. Il personaggio, infatti, perde la calma un'unica volta, quando molti di noi l'avrebbero persa molte volte, o avrebbero mostrato sul volto sofferenza e angoscia assai più di lui.
Infine, forse il film intende essere una metafora dell'esistenza umana, vista in senso un po' leopardiano, intramondana e materialistica, cioè come una tremenda e impari lotta del singolo contro la natura, nei confronti della quale dovrebbe prima o poi deporre le armi.
In ogni caso, Chandor è certamente uno che crede nel cinema e nelle sue infinite possibilità, senza badare a mode o consuetudini.
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