Regia di J.C. Chandor vedi scheda film
Forse qualcosa non è proprio possibile, ma al netto di questo, è un bel film. Grande Redford.
Robert Redford se ne sta in panciolle, sottocoperta, sulla sua barchetta da 40 piedi a un albero, in solitaria in mezzo all’Oceano Indiano, quando è svegliato da un bel botto: si è incagliato, sfiga delle sfighe, in un container, perso chissà da chi e quando. La falla è importante, anche se è sopra la linea di galleggiamento, è circa mt 1x0,5 ma soprattutto l’acqua entrata ha danneggiato radio e impianto elettrico. Mi sembra impossibile che al giorno d’oggi basta ciò, e si è definitivamente senza comunicazioni…mah, non credo sia possibile. Il nostro ripara il danno, ma da quanto ho capito, seconda cosa assurda, non naviga subito verso qualche posto dove sperare in un aiuto, ma se ne sta più o meno là; più tardi si capirà che non sa navigare senza gli strumenti. Anche questo, possibile? E te ne vai in mezzo all’Oceano? Poi, sta per arrivare una tempesta, la nave è ancora governabile, qua non ho capito, o non c’è modo di scappare, fatto sta che lui mette in sicurezza tutto e aspetta che passi. Peccato che sia una tempesta coi fiocchi, che per ben due volte gli rovescia la barca sotto sopra. Alla fine i danni sono enormi, albero rotto e nessuna possibilità di manovra: sono cavoli amari. Non aggiungerei altro, il film è un buon film, che si guarda fino alla fine molto volentieri; c’è un unico attore, Redford, che parlerà pochissimo, non avendone neanche motivo; da solo tiene su il film magnificamente e il ritmo giusto, uno non lo pensa, c’è tutto. In definitiva, bel film originale a cui darò 7; ebbe costi minimi ma ahimè pure gli incassi furono molto bassi, economicamente non è convenuto a nessuno.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta