Regia di David Soren vedi scheda film
Sembra di averlo già visto questo Turbo, un film che si perde all’interno del listino Dreamworks che nel frattempo ha provato ad alzar il tiro con titoli ben più strutturati, come Dragon trainer (2010).
In questa circostanza non c’è alcuna volontà di andare oltre ad una formale semplicità d’esecuzione, cavalcando esclusivamente una componente (la risata).
Turbo non è una lumaca come tutte le altre, lo spazio della sua comunità gli sta stretto e sogna di diventare un grande corridore.
Per un incidente aquisisce una super velocità che lo porterà in breve tempo a gareggiare con i veri piloti.
Turbo (2013): scena
Poco da dire sulla trama, trattasi di una favola con modalità già viste un sacco di volte ed in alcuni casi sviluppata con grande ampiezza.
Ciò non capita, nemmeno alla lontana, a Turbo, che ripropone la filosofia del diverso, malvisto dai suoi simili che non lo capiscono, ma lui non smette mai di sognare, per questo ricorda da vicino Ratatouille, ma senza poi possedere la medesima grazia che anzi non viene nemmeno rievocata.
Si spinge invece costantemente il pedale sull’acceleratore per quanto riguarda l’umorismo che in fondo è un elemento abbastanza saliente per fornire al titolo una sua dimensione, sul resto le ambizioni stanno più o meno vicine allo zero, finendo col limitare parecchio la fascia di pubblico influenzabile.
Se non altro il protagonista è abbastanza simpatico, e sfrontato, dal farsi tifare, più divertente fino a quando la sua ostinazione è rivolta ad abbattere i limiti imposti da Madre Natura (con tutti i siparietti che ne derivano), meno quando arriva il momento (teoricamente culminante) della gara ufficiale che non può evitare di portare alla mente Cars, ma con un minor numero di personaggi capaci di coinvolgere anche vuoi solo per la loro stupidità.
Per tutto questo, Turbo è un prodotto d’animazione decisamente minore (anche gli incassi non hanno premiato la scelta nel suo insieme) che se non altro strappa qualche vorace risata (ad ognuno poi spetta valutare quanto questo possa incidere sul valore del film).
Standardizzato.
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