Trama
Turbo è una lumaca da giardino che sogna di diventare il più grande corridore del mondo ed emulare il suo idolo Guy Gagné, cinque volte campione della 500 miglia di Indianapolis. L'ossessione per la velocità ha fatto di Turbo un outsider della comunità di lumache e ha creato forte imbarazzo anche al fratello maggiore Chet quando accade qualcosa di impensabile. Uno strano incidente dona a Turbo una velocità incredibile che lo spinge a imbarcarsi in una straordinaria avventura per competere contro i migliori partecipanti della IndyCar.
Approfondimento
TURBO: UNA LUMACA DA CORSA
Diretto e cosceneggiato (con Darren Lemke e Robert Siegel) da David Soren, Turbo racconta la storia di un personaggio nato perdente per natura: una lumaca, animale che rappresenta la lentezza per eccellenza, il cui sogno è quello di vincere una gara di velocità. A generare la storia di Turbo sono state in maniera curiosa due circostanze che hanno interessato Soren da vicino: la passione del figlio per le auto e il mondo delle corse e un'infestazione da lumache che stava erodendo le piante di pomodoro del giardino del regista.
Il sogno di Turbo, lumaca da giardino, è quello di muoversi in maniera super veloce e di diventare qualcosa che è completamente in contrasto con la sua natura. Una trasformazione che si compirà inaspettatamente e con soddisfazione in realtà permettendo a Turbo di partecipare alla Indy 500.Pur essendo un desiderio ridicolo, Turbo si impegnerà con tutte le sue forze affinché si realizzi: a farlo trionfare non sarà infatti un colpo di fortuna, ma la persistenza nel perseguire il suo obiettivo senza arrendersi mai.
Nonostante il titolo ponga l'accento solo sul personaggio principale, Turbo può essere considerato a tutti gli effetti anche la storia di due fratelli tra loro completamente diversi. A definire Turbo è soprattutto il rapporto che questi ha con il fratello maggiore Chet: quanto Turbo è sognatore, tanto Chet è realista e con i piedi per terra. Eccessivamente prudente, Chet ha come scopo quello di proteggere Turbo ed evitare che si metta in situazioni di pericolo, scoraggiando i suoi propositi ritenuti impossibili. Al contrario dell'emarginato Turbo, Chet è un membro rispettato della comunità di lumache ed è suo interesse e scopo che il fratello riesca prima o poi a integrarvisi.
IL TEAM DI TURBO
Nella realtà di Turbo grande ruolo gioca il collettivo noto con il nome di Racing Snails, un gruppo di lumache da corsa composto dai personaggi di Frusta, Fighetto, Fiamma, Sbandone e Ombra Lesta. Compagni di avventura, i 5 - a differenza del protagonista - mancano di velocità e, per vincere le gare, ricorrono ai loro innumerevoli metodi ingegnosi. A loro e alle loro peripezie è affidata la parte comica del film. Essi incarnano perfettamente la filosofia del film: non permettere ai tuoi limiti di trattenere i tuoi sogni.
Prima che Turbo compaia nel mondo delle corse, leader incontrastato e campione in carica è Frusta. Chi vuole divenire un membro del suo equipaggio, prima di ogni cosa deve guadagnarsi il suo rispetto e solo dopo Frusta sarà pronto a mostrarsi per quello che è: una giovane e gioviale lumaca che considera la propria squadra come una famiglia.
Fighetto, che deve il nome al suo grande appeal, è invece un pilota alquanto scarso ma ha una prospettiva unica sugli espedienti più folli e sui colpi di scena avventurosi che coinvolgono Turbo.
Unica femmina del gruppo, Fiamma non ha problemi nel tenere a bada il testosterone dei compagni e degli ammiratori. Impertinente, con qualcosa da masticare sempre in bocca e di certo non timida, Fiamma (ispirata dal personaggio di Pinky Tuscadero della serie televisa cult Happy Days) nasconde la sua dolcezza e il suo lato femminile sotto a un duro guscio esterno ornato di fiamme. Fiamma, inoltre, nasconde un debole per Chet, il fratello di Turbo, per cui sente qualcosa che va oltre la semplice amicizia.
Sbandone, con la sua lingua tagliente, è un maestro della provocazione ed è il braccio destro di Frusta, anche se il suo lato spettacolare è dato soprattutto dalle epiche cadute che rimedia. Ombra Lesta, infine, è caratterizzato da una falsa spavalderia e la sua convinzione di essere "veloce come un'ombra" lo rende fonte di diversi momenti spassosi.
LA PRESENZA DEGLI UMANI
Oltre al mondo delle lumache a essere coinvolto nelle avventure di Turbo è il mondo degli umani. Ferventi sostenitori della partecipazione di Turbo alla Indy 500 sono infatti i proprietari dei colorati negozi sulla Starlight Plaza della San Ferdinando Valley. Il leader di questo gruppo di sponsor è Tito, proprietario con il fratello Angelo di un negozio di tacos chiamato Dos Bros Tacos. Nonostante lavori con carne macellata e tortillas, Tito è un grande appassionato di corse di lumache e nutre grandi sogni che si tramutano in speranza quando incontra "casualmente" Turbo. Proprio come Chet disapprova i desideri di Turbo, anche Angelo non ama vedere Tito perdersi dietro alle corse di lumache e vorrebbe da lui più responsabilità nella gestione della loro attività. La persona più anziana della Starlight Plaza è Kim Ly, la proprietaria di un salone di bellezza. Irascibile come pochi, Kim Ly non è solita usare mezzi termini e le sue abilità da manicure le ritornano utili quando, unitasi al team di Turbo con la speranza di guadagnar qualcosa alla fine della Indy 500, dipinge, abbellisce e lucida le "carrozzerie" da corsa.
Tosta almeno quanto Kim Ly è anche la giovane Paz, che possiede e gestisce un negozio di riparazioni auto. Forte, schietta e dotata di senso dell'umorismo, Paz ha speso ogni suo centesimo nel garage di sua proprietà e per lei dedicarsi alle auto è molto più di un lavoro.
L'ultimo negoziante che entra in contatto con il team di Turbo è Bobby, il proprietario di Hobby, uno dei negozi più sottostimati e meno frequentati della San Ferdinando Valley. Talentuoso disegnatore di modellini, Bobby finirà con il diventare colui che progetta e disegna i gusci delle lumache da corsa.
Come in ogni competizione che si rispetti, Turbo ha qualcuno con cui doversi confrontare. Il rivale che la lumaca dovrà battere per trionfare alla Indy 500 è l'umano Guy Gagné, un pilota superstar ed egocentrico che per cinque volte ha vinto la competizione. Nonostante l'apparenza eccentrica e carismatica, Guy è in realtà un narcisista competitivo la cui espressione "tutto velocità e niente cuore" calza a pennello.
Note
C’è poco o nulla di originale in "Turbo". Le cose belle riguardano come al solito i particolari umanizzati degli animali, con gli occhi dell’eroe lumachina pronti a diventare pugni da sbattere per la disperazione, fari abbaglianti o led di un’autoradio tamarra. Ma la malinconica gentilezza delle espressioni di "Ratatouille" resta un miraggio e di fronte al piccolo Turbo, per quanto pasticcione e simpatico, non scatta la scintilla, fondamentale in una animazione, che trasforma il freak in «uno di noi» e al tempo stesso lo esalta come essere unico. Sarà perché questo ennesimo elogio della diversità in chiave americana in realtà non fa altro che inseguire modelli noti: non tanto, o non solo, nella narrazione, quanto soprattutto nell’immaginario visivo, sulla cultura hip hop tutta spacconate ad alto volume e su una mitologia anni '80.
Trailer
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Commenti (2) vedi tutti
Ideale per bambini, bella la grafica, ottimali come sono stati realizzati i personaggi.
commento di iiuma8288"Non arrenderti mai e insegui sempre i tuoi sogni" questo insegna Turbo.
commento di Lady1