Regia di Lucrezia Le Moli vedi scheda film
Preceduto da una fiaba di Oscar Wilde, funzionale soltanto al prologo, ma inessenziale al resto, su disegni di Sebastien Laudembach, Con cuore puro aggiorna la lezione pasoliniana dei Comizi d'amore con un angolo d'osservazione assai più ristretto rispetto a quello dell'illustre predecessore. Qui infatti la sessualità gioca un ruolo meno che secondario, le risposte vengono fornite soprattutto da esperti di rango (Augè, Galimberti, De Monticelli, Bodei ma anche lo spiazzante quanto illuminante cineasta indipendente Silvano Agosti, vero alfiere del pensiero divergente). Alle loro, si accompagnano le testimonianze di uomini e donne di tutte le età ma, a guardare i salotti che sigillano il finale, tutti di estrazione sociale medio-alta della zona di Parma e provincia (laddove il documentario di Pasolini andava a intercettare soprattutto gente povera e illetterata). Ma al di là delle distorsioni campionarie, il quadro offerto allo spettatore è ricco di sfaccettature diverse, non è mai banale ed è assemblato con ottimo senso del montaggio: una conferma del valore della regista già mostrato ne L'Italia del nostro scontento.
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